Tsunoda a rischio in Red Bull? “So cosa succederà”

Tsunoda a rischio in Red Bull? "So cosa succederà"

© Red Bull Press Area

Da quando è stato promosso in Red Bull, Yuki Tsunoda non ha ancora centrato l’obiettivo di ottenere almeno un 8° posto. Sedile in bilico? Nel frattempo, si pensa al weekend del GP Canada

Alla vigilia del weekend del GP Canada, Yuki Tsunoda si prepara ad affrontare la nuova sfida, con la speranza che possa offrigli l’opportunità di resettare la sua stagione 2025 e con più fortuna dalla sua parte. Del resto, lo stesso giapponese l’ha ribadito, consapevole di ciò che rischia in caso di altro fallimento: “so cosa succederà”.

Al termine del GP della Cina, la Red Bull e in particolare il team principal, chiama Yuki Tsunoda affinché possa sostituire Liam Lawson sulla seconda RB21 accanto a Max Verstappen. E così avviene, con il giapponese che debutta con la Red Bull a casa sua, al GP del Giappone.

Il cambio di sedile, arrivato dopo appena due gare vedendo un Liam Lawson in difficoltà, non dandogli altro tempo per adattarsi alla vettura, Red Bull è stata inevitabilmente presa di mira da critiche. Motivo per cui, con Tsunoda si sono promessi di essere più pazienti e dargli più opportunità di conoscere al meglio al vettura. Per questo, è stato organizzato una sessione di test per Tsunoda, al volante di una più competitiva e vincente, RB19, avvenuto dopo il GP di Spagna.

Niente illusioni per Yuki

Sebbene le discussioni su un altro cambio di sedile sembrino lontane, visto che Red Bull sia consapevole delle difficoltà della RB21, Tsunoda preferisce non fare illusioni su dove finirà, se non dovesse essere in grado di ritrovare la sua forma, con risultati migliori. Ora, si prepara alla tappa di Montréal con fiducia e speranza, certo che possa mostrare miglioramenti, sentendosi più confortevole con la vettura.

“Finché non mi esibisco realmente, so cosa succederà. Mi conosco, e non è dove dovrei essere,” ha dichiarato Tsunoda.

“Ma vedremo. Sono fiducioso, sul fatto che posso andare più forte. A voi ragazzi, sembra che vi piaccia parlare del secondo sedile, sulla Red Bull. Ma le cose stanno così”.

“So, di aver fatto miglioramenti nel corso degli ultimi anni e nelle scorse gare, soprattutto guardando l’inizio della stagione. Tuttavia, c’è ancora molto da fare. Potrei dire, che questo tipo di tracciato potrebbe rappresentare il mio reset; Penso che i miei progressi, in termini di comprensione stiano arrivando, ma ho solo bisogno di un po’ di tempo, e di guidare in pista”.

“È sempre più facile capire, andando semplicemente in pista. Ma, sono certo che a un certo punto accadrà, e il progresso sarà evidente. Perciò, non sto ancora correndo troppo,” ha così aggiunto.

Yuki Tsunoda non ha voluto precisare, su quali aree è da migliorare, affermando che “Ho qualche idea,” dopo essere stato alla sede della Red Bull a Milton Keynes, per continuare a lavorare sul suo adattamento.

Yuki sulla RB19: “Non una differenza enorme con la RB21”

Nel corso dell’intervista, Yuki Tsunoda ha parlato del recente test svolto a Barcellona al volante della RB19, preceduto da una sessione di test Pirelli, sottolineando di aver trovato alcuni benefici sulla vettura che ha vinto e dominato la stagione 2023. Tuttavia, non ha riscontrato molte differenze rispetto alla RB21.

“Ho completato molti giri. Ho provato la RB19, guidandola sulla stessa pista dove ho corso il GP di Spagna con la RB21,” ha raccontato Tsunoda.

Ci sono delle chiari differenze. Ma utilizzando i pneumatici academy (per i test TPC), quindi una piccola differenza c’è. Penso di essere stato in grado di fornire, il giusto feedback e alcune idee per poter migliorare o dove apportare i benefici dalla RB19″.

“Ma in linea generale, non c’è una differenza enorme, quindi va bene. Anche i pneumatici Pirelli erano in ottica 2026, perciò ero focalizzato unicamente sul fornire feedback,” ha aggiunto Tsunoda in conclusione.