Torio, il combustile che tutti vorremmo: milioni di km senza fare più nemmeno una volta il pieno

elemento-torio-tavola-periodica-depositphotos-worldf1.it

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Un tassello importante nel puzzle energetico futuro: un’auto alimentata dal torio che percorra infinite distanze; A che punto è la ricerca?

Il Torio è spesso presentato come una sorta di “santo Graal” dell’energia nucleare, capace di risolvere tutti i problemi energetici dell’umanità. Tuttavia, la realtà è più complessa e richiede un’analisi approfondita. Il Torio è infatti un elemento chimico radioattivo presente in natura e più abbondante dell’uranio.

A differenza di quest’ultimo, il Torio non può essere utilizzato direttamente come combustibile nei reattori nucleari attualmente in uso ma necessita di una serie di processi di conversione. Tuttavia il torio possiede un’elevatissima densità energetica, ovvero una piccola quantità di questo elemento può rilasciare una grande quantità di energia. Questo lo rende potenzialmente un combustibile molto efficiente.

L’idea di un’automobile alimentata a torio, capace di percorrere distanze astronomiche senza bisogno di rifornimento, ha affascinato l’immaginario collettivo per anni. Tuttavia, l’analisi approfondita svela come si tratti più di un mito che di una realtà scientificamente fondata e tecnicamente realizzabile nel breve termine.

Creare un reattore nucleare abbastanza piccolo da poter essere inserito nel vano motore di un’auto è un’impresa ingegneristica titanica. Inoltre bisognerebbe affrontare il problema delle radiazioni emesse dal torio che richiedono schermature molto pesanti e sofisticate.

Lo stato attuale della ricerca

Nel 2011, il mondo dell’automobilismo e dell’energia fu scosso dall’annuncio della Laser Power Systems (LPS). Questa azienda americana presentò un concept rivoluzionario: un sistema di propulsione per veicoli elettrici basato su laser al torio. L’idea era audace e promettente, con l’obiettivo di superare i limiti attuali delle batterie e offrire un’autonomia praticamente illimitata.

elemento-reattore-nucleare-depositphotos-worldf1.it
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Nonostante l’entusiasmo iniziale, il progetto sollevò numerose domande e sfide. La gestione di un materiale radioattivo, anche se meno pericoloso dell’uranio, richiedeva precauzioni rigorose per evitare contaminazioni. Inoltre lo sviluppo e la produzione di tali sistemi erano sicuramente molto costosi, rendendo difficile una diffusione su larga scala. Da allora, si sono susseguite poche notizie ufficiali sulla prosecuzione del progetto Laser Power Systems.

La ricerca ormai pluridecennale sull’utilizzo del torio come fonte di energia è ancora in corso, ma i risultati finora ottenuti sono ancora lontani dall’applicazione pratica nelle automobili. Alcuni progetti attuali sono molto promettenti si concentrano su i reattori a sale fusi. Questi reattori utilizzano sali fusi come refrigerante e solvente per il combustibile nucleare, offrendo una maggiore sicurezza e una migliore efficienza. Si stanno sviluppando anche reattori nucleari di dimensioni molto ridotte, ma la loro potenza è ancora limitata.