formula 1 michael schumacher jean todt

© Ferrari Press Area

La bomba sganciata da Giorgio Terruzzi sulle pagine del quotidiano milanese è clamorosa: l’attuale presidente della FIA, ormai a fine mandato potrebbe tornare al Cavallino

Secondo un’indiscrezione riportata sull’edizione odierna del Corriere della Sera grazie alla firma autorevole di Giorgio Terruzzi, Jean Todt sarebbe in procinto di tornare in Ferrari in qualità di superconsulente, al termine del suo mandato come presidente della FIA. Il ritorno a Maranello sarebbe previsto per il 2022, quando sarà libero da vincoli federali.

Stando a quanto appreso dal Corriere ci sarebbero già stati dei colloqui con John Elkann: l’ex team principal aiuterebbe Mattia Binotto per le questioni politico-sportive andando ad occupare una posizione simile a quella che aveva Niki Lauda in Mercedes o che ricopre Helmuth Marko in Red Bull.

È vero che manca ancora l’assenso dell’amministratore delegato della Ferrari, ma l’idea di riavere a Maranello uno dei protagonisti dell’era d’oro che con Schumacher conquistò 14 mondiali, sta stuzzicando la mente di Elkann.

SCREZI E INCOMPRENSIONI: IL MOMENTO GIUSTO PER CAMBIARE ARIA

Lo scenario ipotizzato dal quotidiano milanese sembrerebbe figlio della tensione accumulata ai piani alti del circus negli ultimi anni. L’asse tra Bernie Ecclestone e Charlie Whiting non è paragonabile a quello che si è instaurato tra Michael Masi e Liberty Media.

Jean Todt, infatti, ha preferito rimanere fuori da tutte quelle cronache che hanno avvelenato il mondo della Formula 1, spostando sempre di più la sua attenzione al progetto “Road Safety”, un progetto dedicato alla sicurezza stradale, di cui per un certo periodo anche Lewis Hamilton è stato testimone.

All’alba dei sui settantasei anni all’ex manager francese non dispiacerebbe chiudere la propria avventura nel mondo dei motori proprio dove è decollata ovvero in Ferrari. Al ritorno in Emilia troverebbe il figlio Nicolas, attuale manager di Leclerc e inoltre avrebbe la possibilità di tornare a discutere di tematiche sportive con un grande amico, nonchè successore nel 2008 in Ferrari, ovvero, Stefano Domenicali.

Indipendentemente dal futuro del francese, il futuro presidente della FIA si deciderà il prossimo 17 dicembre. I due candidati arrivati al ballottaggio finale sono Graham Stoker, attuale segretario FIA, e Mohammed Ben Sulayem, spinto da una voglia di cambiamento in una gestione che sta mostrando molte crepe.