Ti sanzionano due volte per infrazioni mai commesse | Arriva la multa preventiva, funziona a credito

Posto di blocco

Posto di blocco - ansa - F1World.it

Incredibile episodio in Italia: un automobilista sanzionato due volte in una città dove non mai stato. Scatta la multa preventiva.

Aspettando il nuovo Codice della Strada promesso già da un bel po’ da Matteo Salvini, tanto chiacchierato quanto fermo ancora al Senato, che promette tante restrizioni, più o meno siamo bene a conoscenza, ahinoi, di cosa comporta il mancato rispetto dell’attuale Codice della Strada.

Lo sappiamo benissimo eppure, un po’ per pigrizia nel trovare un parcheggio quindi mettiamo l’auto dove capita, un po’ nel dimenticarci di far revisione l’auto o, peggio ancora, di andare in giro senza libretto dell’assicurazioni, prendiamo sempre le stesse multe.

Molti automobilisti sanno bene che muoversi privi di copertura assicurativa vuol dire rischiare di pagare una sanzione che, in base attuale Codice della Strada, parte da 866 euro fino ad arrivare ai 3.464, con annesso sequestro del veicolo. E ancora.

Affidare un veicolo a una persona senza patente potrebbe voler dire andare incontro a una sanzione va da 398 a 1.595 euro, in più si possono perdere punti patenti. Sappiamo più o meno ma lo facciamo lo stesso. Ciò che ha dell’incredibile è quanto successo a un automobilista sanzionato due volte in una città dove non ha mai messo piede.

Quella pec dimenticata

Di recente tale Marco Belladonna si è ritrovato una pec sulla sua casella di posta elettronica certificata nella quale gli era stato inviato un sollecitato di una multa mai pagata: ben 1.107 euro. Mica bazzecole. Due le sanzioni riscontrate.

La prima sanzione era per essere passato col rosso, non segnalando chi era alla guida al posto suo, se ne somma un’altra: passato del tempo quelle multe s’ingrossano, 704,10 per la prima, 403 euro per la seconda.

Targa System
Targa System, ma non è una misura infallibile – ansa – f1world.it

Oltre il danno, la beffa

Le multe, però, sono state fatte a Monza, città dove Marco Belladonna non è mai stato. “Sono entrato nel sito e ho potuto verificare le foto dell’infrazione. La mia auto è una Skoda Fabia, quella in questione è un Bmw”. Oltre il danno, ecco la beffa.

C’è stato uno scambio di targhe, simili ma non uguali, cambiato l’ultima cifra. Naturalmente, sottolinea sempre il quotidiano milanese, il tentativo di ricorso neanche è andato a buon fine: termini scaduto. La ciliegina sulla torta andata a male arriva dal suo avvocato: “Possiamo contestare i vizi di forma della cartella esattoriale, ma non l’errore nella targa”. L’unica cosa che potrebbe fare, non gli conviene minimamente: servono 125 euro per la pratica e la marca da bollo, poi bisogna andare a Monza, lui è torinese! Meglio pagare, e non se ne parla più.