Stretta sul linguaggio volgare: Steiner commenta la decisione

Linguaggio volgare Steiner

© Red Bull Press Area

Gunther Steiner crede che si sia dato troppo peso alla stretta della FIA sul linguaggio volgare, risolvibile con una semplice parola ai piloti

Poche ore prima del Gran Premio di Singapore il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha imposto una stretta sul linguaggio scurrile. Tempismo ha voluto che, subito dopo, Max Verstappen abbia utilizzato la “parola con la F” nella conferenza stampa dei piloti, in riferimento alla sua stessa vettura. Parola che ha guadagnato al pilota un’accusa di “cattiva condotta” dalla FIA, oltre all’obbligo di svolgere “alcuni lavori di pubblica utilità“. Una stretta sul linguaggio volgare completamente esagerata per l’ex team principal della Haas, Gunther Steiner.

Stando alle parole di Steiner, infatti, si continua a dare troppo preso alla vicenda. Soprattutto una di questo tipo, che Ben Sulayem avrebbe potuto gestire meglio sin dall’inizio. “Stiamo discutendo di una cosa che non dovrebbe essere discussa. Non vale nemmeno la pena parlarne” ha dichiarato Steiner al podcast di Sky F1. “Max ha imprecato riguardo alla situazione, ha fatto un commento sulla sua monoposto. Quindi, è giusto? No. E’ sbagliato? No. Ha semplicemente usato il linguaggio che ha deciso di utilizzare. Va bene così. Ma più ne parli, più crei polemica. Più persone ne parlano” ha continuato.

La polemica poteva essere evitata

L’emozione, soprattutto in uno sport come la Formula 1, influenza tanto il pilota. Dare un qualsiasi limite, seppur giusto, alla loro libertà di espressione durante la gara potrebbe comportare il risultato contrario. E rendere una situazione facilmente risolvibile con una chiacchierata, in una polemica ancora più grande. “Sai, è difficile per un pilota, soprattutto quando sei nella vettura e vai a 350/ 360 km/h e qualcun altro ti taglia la strada, non dire qualcosa in preda all’emozione” ha ammesso Steiner durante l’intervista.

Non ci pensi quando dici ‘idiota del c….’. Sai che in realtà non lo intendi davvero. Dici ‘cosa hai fatto in quel momento?’ e la TV lo censura comunque. Quindi è emozione, persone emotive, cosa dovresti dire? ‘Oh, amico mio, non avresti dovuto farlo’. No, non dici una cosa simile quando l’adrenalina è alta e il tuo battito è a 160. Non lo diresti mai” ha poi concluso il suo intervento l’ex team principal della Haas.