Formula 2 Gran Premio Singapore Singapore, si allontana la possibilità di un GP a porte chiuse 16 Maggio 2020 Anna Vialetto Credits: Pirelli Press Area Per venire incontro all’emergenza sanitaria causata dal coronavirus, la Formula 1 e gli organizzatori dei Gran Premi hanno accolto positivamente l’idea dello svolgimento a porte chiuse, anche se non tutti si sono dimostrati così predisposti Anche se nel mondo iniziano a essere applicate le prime fasi di apertura e di ritorno a un’apparente normalità, la minaccia della pandemia è ancora vivida. Tanto che lo stesso Circus ha proposto fin da subito la possibilità di svolgere le gare a porte chiuse. In questo modo il rischio di contagio verrebbe notevolmente limitato. Nonostante tutto, per il Gran Premio di Singapore si tratta di un’opzione difficile da digerire. L’evento era in programma il 20 settembre, almeno secondo l’originale calendario della Formula 1. Tuttavia, trattandosi di una pista cittadina, la creazione e l’organizzazione logistica del circuito hanno lasciato ben poche possibilità di cambiamento di data per l’appuntamento di Marina Bay. Questo è solo uno dei diversi problemi che il Circus sta affrontando per gestire il nuovo calendario. Oltre a Singapore, le misure di sicurezza e i regolamenti dovuti al coronavirus stanno rendendo difficile la gestione delle tappe del mondiale, molte delle quali presentano problemi non solo dal punto di vista logistico, ma anche dal punto di vista economico. DISCUSSIONE APERTA CON SINGAPORE Nonostante appaiano restii all’idea di non accogliere i tifosi, gli organizzatori del Gran Premio di Singapore sono in continuo dialogo con la Formula 1. Un piccolo barlume di speranza rimane acceso, anche se il promotore dell’evento ha apertamente dichiarato come “non sia possibile condurre la gara a porte chiuse”. “Il calendario della Formula 1 per la stagione 2020 è attualmente in fase di definizione. Singapore ha mantenuto un dialogo aperto con il Circus, il governo e i nostri stakeholder durante questo periodo, per valutare diverse possibilità. Sta anche lavorando a stretto contatto con il Singapore Tourism Board e varie agenzie governative sulla tempistica di installazione della pista”. Il circuito di Singapore è noto per richiedere notevoli infrastrutture temporanee e, proprio per questo motivo, i tempi logistici sono una prima grossa difficoltà per l’organizzazione della gara. Generalmente, i lavori richiedono tre mesi per essere completati. Tutto ciò dipenderà dall’effettiva praticabilità dell’evento, cosa che al momento rimane incerta. Gli organizzatori della gara si sono comunque detti pronti a continuare a monitorare la situazione. Anche se l’idea di chiudere gli accessi ai fan non è convincente, per i promotori la loro sicurezza è fondamentale. Di conseguenza, per Singapore non è ancora detta l’ultima parola, e molto verrà deciso nelle prossime settimane. Tags: 2020, GP Singapore, Marina Bay Continue Reading Previous Formula 1, vuole inserire la F2 e F3 nelle tappe inizialiNext UFFICIALE: la Formula 1 cancella definitivamente tre eventi