Silverstone, Stuart Pringle: “Possiamo sopravvivere senza la F1”

Silverstone Formula 1

Credit: silverstone.co.uk

In queste ultimi mesi si sta parlando molto della situazione di circuiti importanti come Silverstone, che rischiano di non rimanere nel calendario dal prossimo anno per far spazio ai nuovi, come il Vietnam. Malgrado la situazione rischiosa, Stuart Pringle, direttore del circuito di Silverstone, si sente ottimista sul possibile rinnovo del Gp Gran Bretagna e che possa arrivare al termine di questa stagione. Ciò nonostante si dimostra sorpreso di non aver ancora raggiunto un accordo con i vertici della nuova proprietà della Formula 1, la Liberty Media.

Possiamo sopravvivere senza la Formula 1. Preferisco non arrivare ad un accordo che ad un accordo non soddisfacente, in quanto si sa quale saranno le conseguenze. Come quello di paralizzare il nostro lavoro. Ma ho sempre creduto che lo tratteremo e nonostante fossimo in una posizione straordinaria, continuo a credere che i valori principali che Silverstone porta alla Formula 1 saranno una pedina importante per queste trattative.”

“Sono sorpreso e deluso che questo non si sia già risolto. Non voglio che le circa 130.000 persone attese per il Gp Gran Bretagna 2019, arrivino e non sappiano se ce ne sarà un’altra edizione”, ha così dichiarato Stuart Pringle alla rivista settimanale britannica Autocar.

Il patron del circuito ha inoltre aggiunto che l’inserimento degli ultimi circuiti nel calendario della Formula 1, non potranno eguagliare con quelli storici e classici, facendo appello ai numerosi tifosi ed appassionati che il Gp Gran Bretagna porta nel perseguire la proroga del contratto: “Mi va bene non dover pagare tanto quanto l’ultima località aggiunta in Formula 1, ma questi non hanno un coinvolgimento di appassionati che li raggiungono anno dopo anno, che ci sia pioggia o sole, o che ci sia o meno un pilota britannico…”.

Allo stesso tempo, afferma di non volere che il Governo britannico sia coinvolto nelle trattative finanziarie del Gran Premio, e mette come esempio negativo quanto successo con la Turchia, India e Malesia: “Non ho sentito da nessuna parte la proposta di mettere in mezzo il Governo nelle trattative, in quanto abbiamo visto con Turchia, India, Malesia e che non sono più nel calendario agonistico. C’è un motivo per cui abbiamo avuto un Gran Premio tutti gli anni in questo paese a partire dal 1950 ed è l’importo che pagano gli appassionati. È una forza, non una debolezza.”

Infine, Stuart Pringle esprime il suo desiderio di poter annunciare il rinnovo prima del Gran Premio, in programma il fine settimana dal 12 al 14 Luglio o durante l’evento: “Silverstone è proprietà di BRDC, ci sono 800 piloti di corse che vogliono mantenere il proprio sport nel circuito. Quindi il mio obiettivo è di tenerlo, ma senza rompere l’impresa nel farlo. Sarei molto deluso se non potremmo annunciare qualcosa prima o durante l’evento quest’anno, ma se non sarà possibile è perché c’è una differenza monumentale tra noi”.