Pat Fry lascia la McLaren con effetto immediato

Sebbene quella attuale sia in assoluto la miglior stagione della McLaren dal 2015, il team di Woking ha dato il suo addio a una delle persone maggiormente coinvolte nella progettazione della monoposto. Anche se non c’è ancora l’ufficialità, Pat Fry lascerà la scuderia britannica con effetto immediato.

Secondo quanto rivelato dal giornalista Joe Saward, quella tra il progettista e la McLaren sarebbe stata una separazione consensuale. A stupire è il fatto che Pat Fry fosse tornanto a Woking nemmeno un anno fa, nel settembre del 2018, assumendo il ruolo di direttore dell’ingegneria in un momento di profonda ristrutturazione del team. In particolar modo l’ingegnere 55enne è stato una specie di congiunzione tra le vecchia guardia e l’arrivo in McLaren di James Key dalla Toro Rosso.

E ora inevitabilmente il nome di Pat Fry farà infervorare il mercato tecnici. Eppure l’ingegnere inglese potrebbe anche già sapere dove accasarsi. Sempre secondo alcune indiscrezioni la Williams si sarebbe interessata al 55enne, anche a seguito delle definitiva uscita dal team di Paddy Lowe.
Con ogni probabilità, dopo aver visto il sapiente lavoro svolto dietro alle quinte di Pat Fry, il team di Grove, che è letteralmente sprofondato in fondo alla griglia di partenza nonostante monti la power unit Mercedes, ha visto nell’ex McLaren l’uomo giusto per rifondare dalle basi la scuderia britannica.

L’unico problema è il periodo di fermo che ogni membro che lascia un team deve rispettare prima di iniziare a lavorare per un’altra scuderia. Dato che il periodo di gardening è di sei mesi, si presuppone che Pat Fry possa cominciare a lavorare alla monoposto della Williams solamente nel 2020, quando si presuppone sia già stata completata.
L’unica speranza dell’ingegnere 55enne è che la McLaren possa rendersi disponibile ad accorciare il periodo di fermo.

Pat Fry ha iniziato a lavorare in Formula 1, nel 1987, con la Benetton. Poi il passaggio in McLaren nel 1993 dove è rimasto fino al 2010. In seguito si trasferisce in Ferrari, dove assume il ruolo di vicedirettore tecnico mentre nel 2011 viene nominato responsabile dell’ingegneria di pista subentrando a Chris Dyer, fino a diventare Direttore dell’Ingegneria. Nel 2014, lascia la Ferrari con Nicholas Tombazis per spostarsi in Manor e poi tornare in McLaren, nel 2018.