Russell e GPDA: “Non pensavo il ruolo diventasse così politico”

Russell e GPDA

© Mercedes AMG Press Area

Russell e la GPDA, di cui il britannico è presidente, sono molto delusi: il comportamento della FIA genera dissapori

“Quando ho firmato il mio ruolo di direttore della GPDA, non mi sarei mai aspettato di avere così tanto da fare e che il ruolo fosse così politico: queste le parole del pilota britannico George Russell. Dal 2021, dopo il ritiro del francese Grosjean, George Russell è diventato il direttore del corpo rappresentativo dei piloti. A seguito del ritiro di Vettel, poi, il pilota Mercedes è attualmente l’unico membro dell’associazione ancora attivo all’interno del campionato.

Al fianco di Alexander Wurz e Anastasia Fowle, rispettivamente presidente e rappresentante legale dell’associazione, Russell ha dovuto far fronte a numerose insidie nel corso di questi anni. Primo tra tutti il tentato sciopero dei piloti dopo l’attacco missilistico in Arabia Saudita, e ora l’attuale tensione tra i piloti e il presidente della FIA.

Tensioni tra FIA e GPDA

La vera rottura tra le due associazioni ha avuto inizio proprio durante la stagione 2024. I problemi sono nati in seguito alle penalità imposte dalla FIA in merito ad alcune espressioni volgari da parte dei piloti. Il fine principale era quello di impedire a questi ultimi di incitare involontariamente odio o abusi contro i funzionari e membri dell’associazione. In seguito a questo evento, la GPDA ha pubblicato una lettera a novembre incitando la Federazione a “trattare i piloti come adulti”.

Evidente fu poi lo shock di Russell in seguito alla mancata risposta alla GPDA da parte della FIA. “Personalmente, non capisco davvero nulla del lato politico dello sport”, inizia il pilota. “Io volevo sporcarmi le mani più da un punto di vista relativo alla sicurezza e prettamente sportivo. Mentre adesso sembra che si stia parlando solo della politica dello sport. Non voglio commentare troppo sui cambiamenti del sistema di conformità della FIA, perché non sono abbastanza informato per formulare ipotesi”.

“Ma penso che ciò che è emerso sia che tutti i piloti sono uniti, e che vogliamo solo il meglio per lo sport. Vogliamo trasparenza. E vogliamo aiutare la FIA, molto semplicemente”. Queste sono le dichiarazioni di Russell in seguito alla richiesta di esprimere la sua opinione complessiva sulla questione, inclusa la decisione della FIA di affidare direttamente a Ben Sulayem e al presidente del suo senato la gestione delle questioni di conformità, proposta successivamente approvata durante l’assemblea generale della FIA di questo mese.

Di: Maia Conti