Red Bull, perché hai scelto Lawson al posto di Perez?
Via Checo, arriva Liam Lawson! Questa è la decisione di Red Bull, che annuncia la nuova line-up per la stagione 2025, che comprende anche Max Verstappen
Bocciato Sergio Perez, promosso Liam Lawson. Alla fine Red Bull, ha preso le sue decisioni in merito al pilota che affiancherà Max Verstappen, dalla stagione 2025, ovvero Liam Lawson che prende il posto del messicano.
Un matrimonio che era nell’aria, già da diversi mesi, e che aspettava soltanto di essere annunciato ufficialmente, a tempo debito. Max Verstappen si troverà il 22enne pilota neozelandese, che lo affiancherà nel corso della stagione di Formula 1 2025.
L’ufficialità è arrivata questa mattina, a meno di 24 ore da quello della separazione con effetto immediato da Sergio Perez. Lawson è l’ennesimo pilota, passato prima per il team junior (oggi Racing Bulls), per poi essere promosso nel team ufficiale, dove tutto è apparentemente bello e importante, ma altrettanto difficile, con le pressioni che aumentano, soprattutto se nell’altro box c’è un pilota, del calibro di Max Verstappen, con cui confrontarsi. Non una passeggiata, guardando la fine che hanno fatto i suoi predecessori.
Welcome to the Team, @LiamLawson30 Stepping up to Oracle Red Bull Racing for 2025 ⬆️
— Oracle Red Bull Racing (@redbullracing) December 19, 2024
Perché, un top team sceglie un pilota con meno di 12 partenze in F1?
Una decisione che era nell’aria, già da diverso tempo. Dunque non una sorpresa, da parte della Red Bull. Sarà stata una giusta decisione, scegliere un giovane e non tanto esperto? Non occorre essere d’accordo o meno, su quanto deciso da Christian Horner e Helmut Marko in merito alla line-up nell’ultimo anno e mezzo. Ma si può usare un po’ di logica, su come siano arrivati a decidere di sostituire Perez con Lawson.
In un primo momento, si pensa che sia stato un errore riportare in pista, Daniel Ricciardo e nel junior team, lasciando Lawson in panchina. Una mossa che si è rivelato un errore, alquanto evidente. Ma immaginate quale sarebbe potuta essere la storia, se invece avesse funzionato!
Avremmo potuto assistere a una mossa, dal sapore sentimentale. Horner non ha mai nascosto, di essere un fan del pilota australiano. Tuttavia, chi non avrebbe amato quella storia? Daniel Ricciardo, uno dei protagonisti più popolari del paddock, che ritorna in famiglia dopo anni turbolenti, trascorsi in Renault e McLaren. Sarebbe stata una mossa, alquanto irresistibile o della serie, “valeva la pena provarci”.
Horner & Co, e la decisione di tenere Perez
Naturalmente, ora appare chiaro che l’aver prolungato il contratto di Perez, sarebbe stato un disastro. Una decisione, che in ogni modo, era del tutto incomprensibile, guardando i risultati del messicano fin dall’inizio della stagione appena trascorsa. Nei primi Gran Premi, Perez era semplicemente il secondo pilota ideale, del quale Red Bull aveva bisogno. Un buon uomo squadra, capace di collezionare podi e punti per il Campionato Costruttori, senza aver mai infastidito Max Verstappen. All’inizio della stagione, era perfetto così, dopo aver accettato che non avrebbe mai potuto competere e battere il compagno di squadra. Checo, portava con sé anche un’enorme gruppo di fan dal Messico, che compravano centinaia di migliaia di gadget Red Bull, a partire dai cappellini, e infine un bel po’ di sponsors e quindi denaro in più.
Gracias por todo Checo
After four successful seasons together, Sergio Pérez and Oracle Red Bull Racing have reached an agreement to part ways for 2025. pic.twitter.com/NAZFN87aKi
— Oracle Red Bull Racing (@redbullracing) December 18, 2024
Tuttavia, guardando alle prestazioni piuttosto costanti all’inizio della stagione, da parte di Checo, nessuno avrebbe pensato che Red Bull potesse aver bisogno di un pilota, come Carlos Sainz. Dopo tutto, i ricordi di quanto accaduto tra Sainz e Verstappen, quando erano compagni di squadra in Toro Rosso, dal 2015 ai primi mesi del 2016 sono tuttora vivi. Dunque l’idea di riportare in famiglia lo spagnolo, sarebbe potuto apparire come un rischio ingiustificato.
Ma, quando è arrivato il rinnovo del contratto, Perez stava già mostrando dei segnali di declino, ma avrebbe potuto essere liquidato come un semplice “inconveniente”. Dopo tutto, a quel punto, la sua stagione è stata rovinata da un weekend terribile a Imola e due incidenti a Monaco. Ma chi non ha avuto un brutto weekend? Oppure chi tra i piloti presenti in griglia, non si è mai schiantato a Monaco?
Probabilmente, era troppa allentante per Horner e Marko sperare che Checo, si scrollasse tutto di dosso. Quindi, con il nuovo contratto, speravano, che gli avrebbe dato una spinta fiduciosa.
La decisione di tenerlo, dopo la pausa estiva è difficile da spiegare. Ma, è anche altrettanto vero che nel calendario 2024, c’erano piste ancora da affrontare, dove Checo eccelleva in passato: Baku, Singapore,… È stato davvero un errore così grossolano, da parte di Red Bull sperare in un ritorno di forma da parte del messicano?
Aspettare, in spagnolo, si dice “esperar”. Perché aspettare, in fondo, è sperare
Effettivamente, pensandoci bene, questo sembra essere una delle più grosse decisioni sbagliate: non puoi aiutare, ma pensare che siano state prese, basate sulla speranza. Senza nient’altro, per supportarlo.
Speravano, che i due anni terribili vissuti da Ricciardo in McLaren, non fossero un segno evidente di un declino, anche se entro la fine di quel periodo, le cose sembravano molto brutte. Tanto che, nessuno incolpava Zak Brown di pagare il salario annuale del pilota australiano, soltanto per tenerlo fuori dall’abitacolo.
Naturalmente, c’è stato quel giro magico a Silverstone durante i test organizzati da Red Bull, per Daniel Ricciardo, e valutare un suo rientro. Uno scenario grandioso per Netflix, dunque una ragione sufficientemente valida nel credere nel ritorno del vecchio “Honey Badger” della Formula 1.
La speranza da parte di Red Bull verso l’australiano è andata avanti, nonostante il deludente finale della passata stagione 2023. In quella fase, a parte il weekend del GP Messico, non c’è stato molto da celebrare. Tuttavia, Horner ha continuato a sperare in qualche miracolo, anche se i segnali positivi non sono arrivati all’inizio del 2024. D’altra parte, Marko era già pronto di appiedare Daniel.
È tuttora difficile da giustificare, l’estensione del contratto di Perez. Come avrebbe potuto la Red Bull, sperare che quell’inconveniente si potesse risolvere, da parte di Perez, quando qualcosa di simile è accaduto nel 2022 e 2023? Come si dice, aspetta e spera!
Ora, Red Bull si ritrova a sperare in un giovanissimo pilota, con all’attivo appena 11 Gran Premi disputati, come Liam Lawson. Situazione, che Horner ha descritto la decisione, come il lavoro più difficile in Formula 1. Dopo tutto, basta pensare a tutte le decisioni fatte nel corso dell’ultima stagione e mezza.
Vediamo il perché della scelta di Lawson
Se non si è a conoscenza di tutto il retroscena, che ha permesso Lawson di ottenere il sedile in Red Bull, tra calcoli errati e scommesse fallite, è almeno impossibile trovare il motivo dietro questa particolare manovra.
Six races in VCARB blue #F1 #VCARB #LiamLawson pic.twitter.com/rVphzpoJ69
— Visa Cash App RB F1 Team (@visacashapprb) December 19, 2024
Red Bull Racing, team che ha vinto sei titoli nel corso delle ultime quattro stagioni, ha ingaggiato un pilota che ha appena iniziato la sua carriera in Formula 1. Il suo miglior risultato, finora è un nono posto, e tra l’altro non ha vinto nessuno titolo nelle categorie minori. Un pilota, che nell’ultima stagione da quando ha ripreso il sedile, in qualifica, ha perso nel confronto con il compagno di squadra, Yuki Tsunoda, e ottenuto pochi punti.
Ripensando a circa un anno fa, Lawson non era ancora valido, da spingere Red Bull a offrirgli un posto nel junior team. Ora, incredibilmente, con altre sei gare disputate nel 2024, è diventato abbastanza buono da ottenere il posto nella team principale.
Si dice che Lawson, sia veloce a imparare. Si è ritrovato a passare categorie diverse, negli ultimi anni, adattandosi rapidamente e a vincere gare. Questo è vero. Ma le vittorie, non sono titoli, e ora stiamo parlando di dover correre per uno dei top team della griglia. Inizialmente, non dovrà soltanto ottenere il massimo velocemente, ma raggiungere un livello piuttosto alto. Su questo e su quanto sia buono Lawson, lo scopriremo presto. Dopo tutto, l’ultima volta che ha guidato con la stessa vettura, per due anni di seguito, è stato in Formula 2. Nella prima stagione ha concluso in nona posizione, e in terza nella seconda. Questo non è un risultato ideale, per un top team.
Che cosa non va in Yuki?
Anche se fosse veloce a imparare, ciò non l’ha aiutato a ottenere delle miglior prestazioni, rispetto a Yuki Tsunoda. Non una buona notizia. C’è sicuramente qualcosa, nel pilota giapponese, che rende Red Bull riluttante a promuoverlo. Probabilmente il suo carattere, e magari quanto accaduto in Bahrain, nel giro di raffreddamento, possano aver spinto Horner e Marko a non considerarlo. Forse anche gli errori di guida, alquanto costosi commessi da Yuki, come in Canada quando si è girato nel tentativo di recuperare posizioni, e punti, o l’incidente in Messico. Su questo magari potremmo capire. Ma è altrettanto difficile da ignorare, il fatto che Red Bull, ha scelto di ingaggiare un pilota che è risultato più lento rispetto all’altro, che non sembrano proprio intenzionati a considerare.
These two #F1 #VCARB pic.twitter.com/Kv5V5xnEwt
— Visa Cash App RB F1 Team (@visacashapprb) December 19, 2024
Probabilmente, in Lawson hanno visto un pilota in grado di gestire la pressione. Ha fatto molto bene in entrambe le volte in cui Red Bull, l’ha mandato a guidare nel team junior: prestazioni solide, nessun grosso incidente e pochi punti. In alcune volte, è stato più veloce del più esperto compagno di squadra. Senza queste performance, Lawson non sarebbe stato preso in considerazione per il sedile in Red Bull. Piuttosto, appare come un pilota affidabile.
Naturalmente, nessuno si aspetta un miracolo da parte di un pilota, che arriva da metà stagione disputata come sostituto di un altro collega. Semplicemente, l’aver concluso una gara in condizioni orrende a Zandvoort nel 2023, o l’aver ottenuto punti ad Austin quest’anno, sono stati visti come risultati eccezionali.
Passare in un top team, non è certamente una cosa da poco
In Red Bull, le aspettative saranno molto alte e le abilità di gestire la pressione, saranno ben presto testati, nel corso della stagione. Ce la farà? Lo scopriremo.
In particolare, vedremo come si comporterà quando si ritroverà in qualifica, e avrà concluso un ottimo giro, ma Max Verstappen sarà più veloce di lui di qualche decimo. Situazioni che sicuramente accadranno spesso. Oppure quando dovrà scegliere tra due sgradevoli opzioni: accettare che l’olandese sia più veloce di lui, o dover recuperare il più possibile quei decimi, con il set-up. Basta chiedere a Pierre Gasly, quanto siano stati divertenti quei momenti.
Gli errori non mancheranno. Franz Tost diceva che ogni pilota deve attraversare un periodo disastroso, cosa che è capitato anche a Verstappen. Se quel periodo toccherà a Lawson, finirà sotto i riflettori in quanto al volante di una delle vetture più veloci della griglia. Sergio Perez, nonostante l’esperienza è finito in quella spirale, così come Pierre Gasly e Alex Albon. E i media non possono aspettare. Non mancheranno articoli, dopo ogni singolo errore. Ci saranno critiche e opinioni, anche da parte di ex piloti come Jacques Villeneuve. Il canadese è noto per essere un tipo senza peli sulla lingua.