Red Bull rileva Honda dopo il congelamento dei motori
L’ufficialità dell’accordo arriverà nei prossimi giorni
Nel corso del 2020 Honda aveva annunciato che il 2021 sarebbe stata la sua ultima annata in Formula 1. La decisione aveva sorpreso la Red Bull, che da quel momento ha iniziato a chiedere alla Federazione il congelamento delle Power Unit dal 2022. Un risultato conseguito lo scorso martedì, quando i team hanno accolto all’unanimità la richiesta portata avanti dalla squadra austriaca.
“In occasione dell’ultima riunione della F1 Commission i team hanno accolto all’unanimità la proposta sul congelamento dei motori. In quanto tale, lo sviluppo dei propulsori sarà bloccato dall’inizio del 2022.” Una vittoria politica importante per la Red Bull, che è riuscita a superare le prime rimostranze di Mercedes e Ferrari.
“Honda ha già sviluppato un nuovo motore per il 2021, ma con la decisione presa è probabile che Red Bull incaricherà il suo patner uscente di un ulteriore aggiornamento da implementare nel 2022. Ciò manterrà la scuderia al passo con i suoi concorrenti, ed eviterà che la Red Bull trascorra tre stagioni in una situazione di netto svantaggio“, ha dichiarato Scott Mitchell ai microfoni di The Race.
Questa soluzione, oltre ad abbattere i costi in un momento di crisi economica, consentirà quindi alla Red Bull di rilevare la proprietà della power unit giapponese. Un’operazione che appare ormai come una formalità, e che dovrebbe concretizzarsi entro i prossimi giorni. Nella riunione si è anche riscontrata l’apertura dei team alla Sprint Race. Liberty Media intende sperimentare un nuovo format di gara in tre eventi del campionato 2021, con una gara corta da effettuare il sabato pomeriggio.
Per quanto riguarda il calendario, invece, sembra sia stato trovato l’accordo per disputare il GP del Portogallo a Portimao il prossimo 2 Maggio. Anche qui, manca ancora l’annuncio ufficiale, ma tutto lascia pensare che nel 2021 avremo ben 23 gare.