Red Bull, missione compiuta: effettuato un pit stop a gravità 0!

Red Bull - pit stop zero gravity

Credits: Red Bull Press Area

La Red Bull Racing si mostra ancora una volta un passo avanti rispetto gli altri team.

Il record del pit stop più veloce della stagione (fino ad ora) segnato in Brasile di 1.85 secondi, non è bastato al team di Milton Keynes che si è lanciato in una nuova missione. È la prima squadra, infatti, ad aver effettuato un cambio gomme senza gravità!
Questa nuova sfida ha portato la pit-crew dell’ Aston Martin Red Bull Racing a 10000 metri di altitudine, a bordo di un Ilyshin II-76 MDK, un aereo impiegato per l’allenamento degli astronauti russi.
Ciò è avvenuto al Yuri Gagarin Cosmonaut Training Center centro militare di addestramento e ricerca spaziale situato a 32 km da Mosca.

UN ALLENAMENTO DIVERSO PER GLI UOMINI DELLA RED BULL

La missione è iniziata con un duro lavoro di preparazione fisica. Si è trattato di una settimana di voli parabolici, in cui, ad ogni parabola, provavano la condizione di assenza di peso per circa 20-25 secondi.
‘’È stata una sensazione strana – racconta il meccanico Paul Knight – Nulla può prepararti a quella sensazione. Non c’è una vera sensazione di andare su e giù. Nella parabola ascendente, sei sottoposto ad una forza di 2g, il tuo corpo pesa il doppio e ti senti inchiodato a terra. Poi questa sensazione si capovolge completamente quando superi l’apice della parabola e ti ritrovi in caduta libera. Lì hanno dovuto ancorarci al pianale per impedirci di volare via!’’.

Ovviamente provare l’assenza di gravità può essere un’esperienza elettrizzante ma può avere effetti collaterali anche spiacevoli. Infatti: ‘’Sulla terra l’apparato vestibolare lavora in condizioni determinate dalla forza di gravità; quindi, in assenza di questa il sistema sensoriale ci impiega più tempo ad adattarsi alle nuove condizioni’’.

LA RB1 PRONTA A VOLARE

La Scuderia ha scelto di portare in Russia la RB1 del 2005, poiché presentava maggiori vantaggi rispetto ad una vettura più recente. La RB1, infatti, risultava essere più snella, permettendo ai meccanici di avere più manovrabilità all’interno della fusoliera, e aveva il vantaggio di essere più temprata alle sollecitazioni esterne.

‘’L’IMPRESA PIÙ STRANA E SPECIALE DI TUTTE’’

‘’Ad ogni modo è stata davvero più dura di quanto pensassi’’, dichiara Robinson. ‘’Una cosa semplicissima come avvitare un dado di una ruota diventa un’impresa complicatissima quando la macchina galleggia nell’aria, e l’unica cosa che hai sotto controllo sono le tue anche. Sono condizioni che ti costringono a pensare e agire in maniera differente dal solito. Ed è un’esperienza davvero eccezionale’’.
Non è certo la prima volta che la squadra di Milton Keynes partecipa ad esibizioni speciali. ‘’Dalla discesa sulla pista di Kitzbühel, alla performance sui laghi salati argentini, quella più recente è stata l’impresa più strana e speciale di tutte. – sostiene Mark Willis – Semplicemente perché non c’è nulla di paragonabile’’.

PROSSIMA MISSIONE

Dopo un lungo allenamento e non poche difficoltà, la pit-crew della Red Bull Racing ha segnato un nuovo record, lasciandoci un’altra volta a bocca aperta.
Il team ha dimostrato che grazie alla motivazione e alla concentrazione è tutto possibile, perfino effettuare un cambio gomme a gravità 0!

Sembrano non esserci più limiti per il team austriaco. E alla domanda relativa a quale sarà il loro prossimo passo, Bruns risponde: ‘’Chissà, magari voleremo sulla luna, o in qualche posto ancora più assurdo’’.

Chiara De Bastiani