Red Bull 2023, il segreto del suo dominio? La dieta
Red Bull ha dominato la stagione 2023 e conquistato i titoli iridati costruttori e piloti. Ma qual è il suo segreto?
La stagione 2023 verrà sicuramente ricordata per il dominio della Red Bull, con la sua formidabile RB19 e il suo pilota, Max Verstappen. Insieme hanno ottenuto 21 vittorie su 22 gare disputate, riuscendo a portare a casa, i titoli iridati costruttori e piloti. Una stagione incredibile, con i tanti record che questo binomio ha ottenuto e battuto, con una competitività, solidità e velocità davvero invidiabile.
Qual è stata la chiave del dominio Red Bull in questo 2023?
Perché, mentre i rivali concentravano i loro sforzi sul trovare soluzioni e aggiornamenti per migliorare le loro vetture, la Red Bull si è mostrata sempre in ottima forma? A quante pare, si tratta del peso.
Partiamo dal 2022, la nuova era per la Formula 1, con le grandi novità tecniche che hanno fatto il loro esordio in quella stagione. Fino alla vigilia di quella stagione, la maggior parte delle vetture erano in sovrappeso avendo superato il target minimo di massa imposto dalla FIA di 795 kg. Una caratteristica che difficilmente aiutava a raggiungere il massimo a livello di competitività.
Nel 2023 alcuni team, in particolare l’Alfa Romeo era riuscita ad avvicinarsi al limite fissato dalla FIA all’inizio del mondiale, portandosi dietro un buon vantaggio, riuscendo a intrufolarsi nelle lotte per posizioni più soddisfacenti. Ma, man mano che le gare andavano avanti, la concorrenza ha lavorato sul peso delle proprie vetture andando a ridurlo. Questo e la mancanza di aggiornamenti per via del budget cap, hanno spinto la C43 fuori dalla zona punti.
Problemi di peso
Anche in casa Red Bull si sono ritrovati a dover lavorare sul peso, con la RB18 che a inizio mondiale 2022 era in sovrappeso. Questo aveva influito in modo negativo sul comportamento della monoposto, in particolare sull’agilità e il bilanciamento. Durante la stagione, gli ingegneri si sono messi all’opera per trovare una soluzione al problema, andando a ridurre il peso. Al GP Spagna 2022, Red Bull ebbe diversi problemi causati da un dispositivo alleggerito per recuperare qualche grammo.
Piano piano, la RB18 stava diventando la vettura di riferimento, arrivando a centrare i titoli iridati piloti e costruttori. Un anno è arrivata la RB19, che si rivelata la vettura dominatrice assoluta. Sicuramente, la vettura è stata progettata molto bene e con molti aspetti che l’hanno resa incredibilmente competitiva.
Il pensiero è andato anche ai rivali, che si sono presentati con vetture non all’altezza per competere con la RB19, e sicuramente con qualche errore in termini di sviluppo, tanto che Mercedes e Ferrari hanno dovuto rivedere i progetti e cambiare la filosofia iniziale.
-20 kg
Ma, secondo Christian Horner, team principal della Red Bull, uno degli elementi che ha permesso di avere questa competitività, è stata la riduzione del peso.
“Bisogna ricordare che nella RB19 c’era un gran numero di componenti che derivavano dalla RB18, come il cambio, gran parte delle sospensioni e metà del telaio. Insomma, per questa stagione è stato un taglia e cuci,” ha risposto Horner durante un’intervista a Motorsport.com.
“L’aspetto più significativo che siamo riusciti a risolvere è stato il peso. Eravamo molto in ritardo rispetto alle nuove norme del 2021 (l’introduzione dei nuovi regolamenti era previsto per il 2021, ma poi fu posticipato per via della pandemia), per via della battaglia per il campionato. Quindi la vettura del 2022 era un po’ troppo pesante”.
“Siamo poi riusciti a togliere 20 chili dalla vettura per quest’anno e a sistemare alcune imperfezioni. Tuttavia, c’erano moltissimi parti di ricambio e alcuni componenti che hanno vinto. Nel caso di Max, 19 gare quest’anno e 15 nel 2021, quindi la combinazione dei due è di 34 gare”.
Christian Horner afferma che l’aver ridotto il peso, abbia aiutato a fare quel balzo in avanti tra la RB18 e la RB19, con miglioramenti in tutte le aree. Ciò ha sicuramente permesso di avere molti benefici, sul bilanciamento e la gestione delle zavorre.
“Abbiamo diminuito il peso un po’ ovunque. Non c’è stata un’area specifica in cui è stato possibile ridurre il peso. Ci sono stati dei guadagni marginali in tutte le aree, e credo che questa sia stata la differenza tra la vettura 2022 e quella 2023,” ha sottolineato Horner.
Nella stagione 2022, molte vetture tra cui la AT03 della Scuderia AlphaTauri, hanno avuto molti problemi per via del peso eccessivo, che gravavano su molti componenti e in particolare il telaio. La Red Bull ha quindi trascorso tutto il 2022 in sovrappeso, malgrado i lavori per alleggerirla partiti durante il mondiale e conclusi nell’inverno che ha portato alla nascita della RB19, con i suoi 20 kg in meno.
Cosa è successo a Singapore?
Malgrado la RB19 si sia dimostrato di essere una delle vetture più dominanti della storia della Formula 1, al GP di Singapore è mancata la vittoria, conquistata dalla Ferrari di Carlos Sainz, che ha interrotto anche se per poco una lunga sequenza di vittorie consecutive targate Red Bull-Verstappen.
Ripensando a ciò che è accaduto in quel weekend, Horner ha dichiarato che il team già dalla giornata di venerdì, si è trovato in una situazione sbagliata.
“Penso che quella gara abbia semplicemente portato tutto nella realtà, visto spesso abbiamo fatto in modo che vincere sembrasse facile. Vincere non è mai facile,” ha sottolineato Horner.
“Penso che quella gara, ci abbia insegnato che anche se con piccoli margini, è possibile mancare l’obiettivo. Per quanto riguarda il set-up, siamo arrivati con un set-up che il nostro simulatore ci ha portato lungo il percorso, e che semplicemente non ha funzionato su quel circuito e in quella giornata, in particolare in qualifica”.
“In gara, il passo ha iniziato a tornare da noi. Ma, penso che se prima dell’appuntamento avessimo saputo, quello che poi abbiamo saputo dopo l’evento, saremmo stati in una posizione più competitiva,” ha aggiunto in conclusione.