Si spegne Alberto Antonini, giornalista di Formula 1
Il mondo del giornalismo sportivo italiano e non, si stringe con commozione alla perdita di Alberto Antonini, morto all’età di 62 anni all’ematologia Seragnoli del Policlinico di Bologna
Il suo cognome era una colonna portante all’interno del giornalismo sportivo italiano, Alberto Antonini, aveva infatti costruito una brillante carriera costellata di collaborazioni con diverse testate. Da Autosprint, Skysport fino ad arrivare ad essere il noto portavoce della Scuderia Ferrari, ai tempi dell’amministrazione di Maurizio Arrivabene. Ad oggi, i colleghi di FormulaPassion ( testata di cui era editore), lo ricordano con affetto e commozione attraverso le loro parole.
“Alberto era molto amato e i tanti commenti e le tante mail che stanno arrivando in redazione lo testimoniano. Era amato da noi di FormulaPassion che abbiamo avuto la fortuna di lavorare con lui, era amato dai lettori che hanno avuto la fortuna di leggere le sue storie. Ed era amato non (solo) perché era bravo ma perché era una bella persona. E questo traspariva subito dalle sue storie. Storie, non articoli: i suoi erano racconti unici ed affascinanti, che ti facevano amare il mondo delle corse ma anche la vita. Quella vita per cui ha lottato fino alla fine”, spiega Vincenzo Borgomeo, suo stretto collega all’interno della redazione.
A parlare e a ricordarlo con le sue parole, è anche Maurizio Arrivabene, ex team principal Ferrari, e suo collega ai tempi della Formula 1. “Alberto, uomo educato e per bene, un professionista preparato di grande umiltà e umanità (doti non comuni oggi dove tutti si sentono fenomeni), ma soprattutto un caro amico, gli volevo bene” , conclude. Questo è l’ultimo saluto che l’ex team principal Ferrari ha affidato in via esclusiva alla redazione di Autosprint per ricordare un uomo di grande umanità , un giornalista, ma per molti anche un amico che viene ricordato con una passione condivisa per il motorsport.
Alla moglie Barbara e ai cari di Alberto, vanno le più sentite condoglianze da parte di tutta la redazione di F1world.