Prost: “L’elettrico non è la soluzione per la Formula 1”

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Credits: Renault Press Area

In una lunga intervista, Alain Prost ha affermato di non essere convinto che vietare la vendita di auto a benzina e diesel sia la strada giusta da seguire. A suo dire, infatti, questo rischierebbe di rovinare l’industria automobilistica. Anche perchè secondo lui questa mossa non aiuterebbe nemmeno più di tanto dal punto di vista delle emissioni di CO2.

Alain Prost, inoltre, non è convinto nemmeno che le auto alimentate ad energia elettrica siano la soluzione ad ogni problema.

Sono davvero arrabbiato per quello che posso vedere oggi nell’industria automobilistica“, ha dichiarato Prost.  “Daremo tutto all’industria automobilistica cinese. Entro dieci anni, presenteranno le loro auto qui, ed è quello che non mi piace. Non mi interessa, perché non faccio parte del settore, ma è una cosa che odio. E’ una regolamentazione davvero stupida“.

Perderemo un milione di lavoratori nel settore automobilistico nei prossimi dieci anni se le cose non cambiano. Oggi, se hai una macchina diesel con un buon filtro, non dovrebbe essere un problema. Parliamo di Bruxelles, di Europa, ma perché non abbiamo tutti le stesse spine e lo stesso sistema di ricarica? Abbiamo due concorrenti in Francia ed hanno due sistemi diversi. E’ assolutamente stupido“.

Oggi, se spingi per avere il massimo numero di vetture ibride possibile, che è la direzione che stiamo prendendo, non spingerai le auto elettriche dove dovrebbero stare, specialmente nelle grandi città. Penso che quando aumenti il chilometraggio con un ibrido, le tue emissioni di CO2 saranno le stesse, o anche peggio, perché il peso della vettura è maggiore e lo sappiamo“.

Dunque, suggerisce Prost: “Vietiamo i diesel, ma alla fine sono sicuro che non ridurremo la CO2 con queste misure. Potremmo farlo diversamente“.

L’IMPATTO DI TUTTO CIO’ SULLA FORMULA 1

Tutto ciò, continua Alain Prost, avrà conseguenze anche sulla Formula 1, essendo che dovranno essere prese scelte difficili in ambito di motori.

Se mi chiedete della F1, rispondo sempre: occupatevi prima dell’industria automobilistica, perché la F1 è molto più salutare. Sono stato io a spingere per il nuovo motore turbo ibrido. Il primo progetto era un quattro cilindri, perché pensavamo che fosse la tecnologia più vicina alle auto stradali che avremmo avuto in futuro con il motore turbo. Ma non ha funzionato per la F1, dobbiamo essere onesti, perché ai tifosi non piace molto“.

Non vogliamo andare sull’elettrico, perché c’è già la Formula E e questo le potrebbe creare delle difficoltà. Poi sarebbe qualcosa molto difficile da sviluppare pensando alle piste, alla tecnologia ed ai soldi. Allora, quale tecnologia deve utilizzare la F1 in futuro? E’ difficile da sapere. Da un lato, e non è la mia posizione, potremmo tornare ai V12 per fare felici i fan di tutto il mondo“.

Oppure, se passassimo all’idrogeno tra 10 anni, avremmo un’altra filosofia. Perché no? Ma chi premerà il pulsante e prenderà quella decisione? E’ molto difficile, ma è importante porre la domanda. Dobbiamo parlare sempre di sostenibilità, di cosa possiamo fare. Non possiamo, come quando correvo io in Formula 1, seguire i trend dell’industria automobilistica. Oggi è molto più difficile“, ha concluso Alain Prost.