Formula 1 Gran Premio Stati Uniti Problema track limits ad Austin, è arrivato il responso ufficiale della FIA 9 Novembre 2023 Margherita Ascè © Instagram FIA Dopo che la Haas aveva presentato ricorso per presunte violazioni dei track limits ad Austin, la FIA ha reso pubblica la sua decisione finale sulla questione La scorsa settimana è emerso che la Haas aveva presentato una petizione alla FIA per rivedere varie violazioni dei track limits ad Austin. La scuderia americana sosteneva che diversi piloti avessero tratto vantaggio dall’abuso dei limiti di pista alla curva 6 del COTA, non adeguatamente controllati dai commissari di gara. In seguito, diversi team hanno sollevato dubbi dopo aver visto le immagini di bordo degli avversari che effettivamente superavano la linea bianca. Tra questi figuravano i nomi di Sergio Perez, Alex Albon, Logan Sargeant e Lance Stroll. In una prima risposta, la FIA ha riconosciuto che c’erano state “indicazioni per possibili infrazioni ai confini della pista in curva 6“, ma senza prove sufficienti per sanzionare. La Haas, tuttavia, ha contestato questa affermazione e ha avviato una procedura di revisione. Quest’ultima prevede che la parte in causa fornisca prove nuove, significative e rilevanti che non erano disponibili all’epoca. Il team si è dunque mosso per chiedere il diritto di revisione. Anche perché nel caso di Sargeant una penalità di cinque secondi gli avrebbe fatto perdere il punto per il 10° posto a favore del pilota della Haas Nico Hulkenberg. Il responso della FIA sulla questione dei track limits L’udienza si è svolta nelle giornate di mercoledì e giovedì. Tale riunione ha visto la presenza dei team manager di Haas, Red Bull, Williams e Aston Martin, oltre ai rappresentanti di Ferrari e McLaren. La scuderia americana ha presentato i filmati di bordo di Perez, Albon, Sargeant e Stroll, colpevoli di aver violato i track limits in più occasioni. Alla fine della riunione, gli stewards presenti ad Austin hanno deciso che, contrariamente al punto di vista della Haas, questi filmati erano già a disposizione dei commissari la domenica stessa del Gran Premio. La FIA ha quindi respinto la richiesta della Haas, il che significa che la questione è ormai chiusa. Se i commissari avessero ritenuto qualificate le prove fornite dal team a stelle e strisce, allora a quest’ultimo sarebbe stata concessa una seconda udienza per rivedere il risultato della gara. L’opinione dei commissari I commissari hanno concordato sul fatto che le prove contro Albon fossero significative, mentre hanno respinto quelle contro gli altri tre piloti. Le prove fornite sono state considerate insufficienti a causa della mancanza di riprese fisse delle telecamere a circuito chiuso. I commissari non hanno quindi potuto penalizzare Albon o altri piloti per le presunte infrazioni alla curva 6. Gli stewards hanno inoltre sottolineato l’importanza di trovare in futuro soluzioni migliori per i limiti della pista, in un processo che è già in corso. In merito a ciò, la FIA ha dichiarato nell’udienza: “I commissari giudicano del tutto insoddisfacente l’incapacità di applicare correttamente l’attuale standard dei track limits per tutti i concorrenti. Questi ultimi raccomandano quindi vivamente a tutte le parti interessate di trovare rapidamente una soluzione per evitare il ripetersi di questo problema diffuso. Il problema deve essere affrontato in modo adeguato. Attraverso soluzioni tecnologiche migliori, modifiche alla pista, una combinazione di queste, o un diverso regolamento e standard di applicazione“. I problemi relativi ai track limits hanno afflitto la Formula 1 negli ultimi anni, e il Gran Premio d’Austria di quest’anno ha rappresentato un punto particolarmente basso, in quanto gli steward hanno dovuto affrontare il compito quasi impossibile di esaminare oltre 1200 potenziali violazioni. A causa di questo disagio, il risultato finale è stato dichiarato quasi cinque ore dopo la bandiera a scacchi. Tags: 2023, FIA, GP Stati Uniti, Haas F1 Team Continue Reading Previous Track limits: per gli steward bisogna trovare una soluzioneNext Monza e Imola, rinnovo imminente con la Formula 1