Formula 1Gran Premio Brasile

Pirelli torna alla mescola media per il Gran Premio del Brasile

L’obiettivo di questa scelta è favorire la varietà nelle strategie di gara e garantire maggiore spettacolo in pista

Dopo la scelta conservativa del 2019, il fornitore di pneumatici italiano cambia rotta nella speranza di aumentare il numero dei pit stop

Per il Gran Premio del Brasile, in programma questo fine settimana, la Pirelli ha deciso di portare gli pneumatici a mescola media. C’è quindi la volontà di tentare qualcosa di nuovo rispetto al weekend del 2019, l’ultimo disputato in terra brasiliana, quando la scelta ricadde sulla mescola dura. Certo non si può dire che si fosse trattato di una gara noiosa: Max Verstappen si impose davanti a Pierre Gasly e Carlos Sainz al termine di una lunga sequenza di colpi di scena, incluso l’incidente tra le Ferrari di Charles Leclerc e Sebastian Vettel.

Gli pneumatici a mescola dura, tuttavia, furono a malapena presi in considerazione dai team per il Gran Premio. Ben decisa a non fornire alle squadre uno pneumatico inutile ai fini del weekend, Pirelli ha deciso di orientarsi diversamente. La scelta è quindi ricaduta su mescole più morbide che, nelle intenzioni del fornitore italiano, dovrebbero favorire la varietà strategica e conseguentemente animare la gara.

LA MESCOLA DURA: UN ERRORE DA NON RIPETERE

Il responsabile di Pirelli Formula 1, Mario Isola, ha presentato così il Gran Premio del Brasile: “Quest’anno la gamma di pneumatici sarà simile a quella che avevamo portato fino al 2018, con la C4 come mescola più morbida. Nel 2019, per evitare il graining e l’eccessivo degrado della gomma soft, abbiamo optato per la mescola più dura. Quest’ultima, però, è stata usata poco dai team durante il weekend. La gamma di pneumatici che proponiamo quest’anno è più versatile, e dovrebbe riuscire a far fronte a tutte le esigenze del circuito di Interlagos. La speranza è che a beneficiarne sia innanzitutto la varietà strategica della gara“.

Isola si è soffermato quindi sulle caratteristiche del Gran Premio del Brasile, che storicamente ha proposto gare ad alto tasso di intensità, spesso con lo zampino del meteo. “Interlagos è un circuito vecchia scuola“, ha spiegato Isola, “e tiene sempre molto impegnati team e piloti. Abbiamo assistito a tanti Gran Premi emozionanti, in particolare proprio nel 2019. Un altro fattore da tenere in considerazione è quello del meteo: in passato abbiamo sperimentato temperature molto alte, ma anche l’esatto contrario. Inoltre, sabato tornerà in scena la qualifica sprint: ci saranno tante cose da scoprire in questo weekend“, ha concluso Isola.

Alessandro Bargiacchi

Alessandro Bargiacchi

Sono toscano doc, nato a Firenze nel 1992. Adesso vivo in Casentino. Ho una laurea triennale in scienze politiche e una magistrale in semiotica. Adoro la musica e il teatro, così come lo sport, e a queste passioni cerco di dedicare tutto l'impegno e il tempo possibile. I miei primi ricordi legati a un Gran Premio 1 risalgono a Silverstone 1999, alle immagini sbiadite di Schumacher che colpisce violentemente le barriere di protezione. Negli anni, crescendo e cominciando a capire un po' meglio come funziona una gara automobilistica, sono diventato un vero appassionato di Formula 1, con un sincero amore sportivo nei confronti di Kimi Räikkönen, che ho avuto la fortuna di tifare per 20 anni.

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