Perez in attesa di un sedile in Red Bull

Credits: Sergio Perez Official Twitter

Tra le opportunità per il futuro quella che più piace al messicano è la possibilità di prendere un sedile in Red Bull

Nonostante Sergio Perez sia stato l’unico, insieme a Lewis Hamilton, a essere andato a punti in tutte le gare a cui ha partecipato, ciò non è bastato per assicurargli il sedile in Racing Point nel 2021 (prossima Aston Martin). E il fatto che il messicano attualmente occupi la quarta posizione nel campionato piloti (con 100 p.) alza le aspettative sul proprio futuro.

Tanto che Perez in questo momento non sarebbe disposto a fare un passo indietro: la Red Bull o un anno sabbatico. Lo stesso messicano a Sky Sports F1, al termine del GP di Turchia, rimanendo vago aveva detto: “Al momento sono focalizzato nel finire la stagione alla grande e se le opportunità arriveranno… bene. Se non succedesse sono pronto a rimanere fermo per un anno“. In merito a come accadono queste cose ha aggiunto: “Lo abbiamo visto con altri piloti, ci sono così tante cose intorno a un sedile, intorno a un pilota, che alla fine non sono nelle nostre mani. Non sono molto preoccupato, (…) voglio vedere cosa succederà“.

La carriera di Sergio Perez

Per Sergio Perez non è stata una stagione tranquilla. Prima il COVID-19 lo aveva costretto a saltare le due gare a Silverstone, poi all’inizio di settembre l’addio alla Racing Point. Sarebbe certamente un peccato se il messicano fosse costretto a lasciare la Formula 1 proprio in uno dei momenti più alti della sua carriera.

Il pilota di Guadalajara ha fatto riferimento al suo passato affermando: “Penso di aver avuto delle stagioni molto buone (…). In campionato ho finito settimo, un paio di volte ottavo, stavo facendo un buon lavoro, un lavoro straordinario“. Perez ha già avuto una possibilità importante, ovvero quella in McLaren nel 2013. Ma quell’annata deludente lo portò a unirsi alla Force India l’anno seguente.

E riguardo al proprio presente: “Penso che in questo momento sono a un ottimo livello nella mia carriera, forse sono all’apice in termini di esperienza, comprensione e comunicazione con la squadra“. È chiaro che il messicano sia ora un pilota migliore rispetto a qualche anno fa e che meriti di conquistarsi un’altra prestigiosa occasione.