Perez, due ritiri a Suzuka: la FIA modifica il regolamento?

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© Red Bull Press Area

La FIA sta già correndo ai ripari per risolvere il trucchetto con cui Red Bull ha evitato la penalità in griglia per la gara in Qatar? Tutta la situazione spiegata

Christian Horner ha definito il fine settimana di Perez “scioccante“. Nella terra del Sol Levante, il messicano ha corso probabilmente la peggior gara di tutta la sua carriera. Considerando anche il bottino con cui ne esce: quattro punti in meno sulla superlicenza e un distacco sempre maggiore con il suo compagno di squadra. Infatti sono ormai 177 i punti di differenza tra i due. Ma è in pista che si è consumata la tragedia per Sergio Perez.

I guai iniziano dal primo giro. Quando il messicano, partito dalla quinta piazzola, danneggia l’ala anteriore in un contatto con Hamilton, nel tentativo di infilarsi tra la Mercedes numero 44 e la Ferrari di Leclerc. Richiamato ai box per sostituire l’ala danneggiata, il pilota infrange il regime di Safety Car – nel frattempo chiamata in pista a causa dei detriti di un altro incidente nelle retrovie – sorpassando delle vetture sia in entrata che in uscita della pit lane. Perez riceverà i primi cinque secondi di penalità.


Ripresa la corsa, il pilota danneggia per la seconda volta l’ala anteriore. Questa volta in uno sconsiderato tentativo di sorpasso su Kevin Magnussen. Il team decide così di ritirare la vettura nel corso del quindicesimo giro. A vettura ritirata, arriva la comunicazione della penalità di cinque secondi per Perez a seguito dell’incidente con la Haas. La gara va avanti, fino al 41° giro. Quando la Red Bull riporta in pista la vettura di Perez: il messicano rientra in gara, sconta la penalità di cinque secondi ai box, fa un giro di uscita e poi ritorna in pit lane per ritirare definitivamente la monoposto.

PEREZ A SUZUKA: PER LA FIA E’ TUTTO REGOLARE?

Questo strano comportamento è frutto in realtà di uno scaltro ragionamento da parte del muretto Red Bull. Secondo l’articolo 54.3 (d) del regolamento sportivo, infatti, “Se viene inflitta una penalità a un pilota e quel pilota non è in grado di scontare la penalità a causa del ritiro dalla sessione di sprint o dalla gara, gli steward possono imporre al pilota una penalità per la posizione in griglia nella sua prossima gara“. Per evitare che i cinque secondi non scontati potessero ripercuotersi sulla griglia di partenza del GP del Qatar, la Red Bull ha quindi deciso di mandare di nuovo Perez in pista, col solo e unico scopo di scontare la penalità.


Riportare le vetture in pista, anche una volta ritirate, è in realtà una soluzione che fino a qualche anno fa veniva ancora attuata dalle scuderie. Ed è ancora contemplata nel regolamento – a patto che sulla vettura non siano intervenuti i commissari. La decisione della Red Bull, oltre che essere autorizzata dalla FIA nel corso della gara, è quindi del tutto regolare.

Ammesso che, dunque, resta tutto regolare per la Red Bull e Sergio Perez a Suzuka, la FIA interverrà per modificare il regolamento? Secondo il giornalista britannico di Sky Sport, Ted Kravitz, la FIA starebbe infatti già all’opera per sistemare la scappatoia ingegnata da Red Bull. Ma PlanetF1.com riporta che la FIA avrebbe loro confermato che queste notizie sono inesatte. E che dunque non ci sarebbe nessuna modifica al regolamento a seguito del comportamento della Red Bull.