Formula 1Gran Premio Giappone

GP Giappone, a Suzuka si impone la furia di Verstappen

L’olandese torna sul gradino più alto del podio, vincendo una gara condotta in solitaria, come ormai gli si addice; seconda e terza posizione per Lando Norris e Oscar Piastri

A Suzuka Verstappen torna a vincere, regalando il sesto mondiale costruttori alla Red Bull; seconda e terza le McLaren di Norris e Piastri

Sul circuito di Suzuka Max Verstappen torna a prendersi ciò che gli spetta, vincendo il GP del Giappone. Durante una gara aggressiva e competitiva per tutte le parti coinvolte, l’olandese è stato autore di una partenza perfetta, che gli ha poi regalato la vittoria mancata la scorsa settimana. Un risultato che porta la Red Bull a vincere il sesto mondiale costruttori. A conferma delle aspettative, le due McLaren hanno chiuso la gara occupando la seconda e la terza posizione, rispettivamente con la monoposto di Lando Norris e Oscar Piastri.

PARTENZA AGGRESSIVA E PENALITÀ

Quella di Suzuka è stata una partenza aggressiva e spettacolare allo stesso tempo. Allo spegnimento dei semafori, Oscar Piastri ha cercato di insidiare Max Verstappen che, nel tentativo di difendersi allo start del GP del Giappone, ha rischiato di subire l’attacco di Lando Norris. L’olandese ha dvuto abbandonare la difesa sul pilota australiano, spostando la sua attenzione su Norris per uscirne vincitore e mantenere la prima posizione.

Anche nelle retrovie l’azione in pista è stata particolarmente competitiva, portando anche a qualche contatto tra i piloti coinvolti in battaglia. Primo di questi, quello tra Lewis Hamilton e Sergio Perez. Il messicano, spinto dal pilota spagnolo della Ferrari, ha toccato la Mercedes di Hamilton danneggiando la sua monoposto. Perez è stato costretto a rientrare ai box e, nel tornare in pista, è stato protagonista di una manovra poco chiara, che lo ha visto superare i piloti che nel frattempo si erano accodati dietro Safety. Car.

Questa, infatti, è scesa in pista dopo un contatto tra Valtteri Bottas e Alexander Albon. Il finlandese ha colpito la monoposto del thailandese, costringendo entrambi al rientro ai box. Dopo il rientro in pista, Bottas è stato protagonista di un altro incidente, che ha coinvolto l’altra Williams in pista. A causa di un bloccaggio di Logan Sargeant, il finlandese ha tentato il sorpasso, venendo però colpito da Sargeant e finendo il suo sorpasso nello sterrato. Dopo il rientro ai box per cambiare le gomme e sistemare l’assetto della vettura, Bottas ha descritto la monoposto come inguidabile. Cosa, questa, che lo ha costretto al ritiro.

Per l’incidente che lo ha portato a terminare la sua gara, la FIA ha poi inflitto una penalità di 5 secondi a Sargeant. Ma nelle prime battute della gara il pilota della Williams non è stato l’unico nel mirino della Federazione: per quanto accaduto al rientro dai box, anche Perez ha subito una penalità di 5 secondi. Il messicano, al 12° giro, ha poi tentato un sorpasso su Kevin Magnussenandando però a colpire il pilota della Haas e mandandolo in testa coda.

I RITIRI DEL GP DEL GIAPPONE

A causa dei detriti lasciati in pista dalle vetture di Magnussen e Perez, è stato dichiarato regime di Virtual Safety Car. Nonostante tutto, Red Bull ha poi deciso di ritirare la monoposto: per il messicano si è quindi concluso il GP del Giappone, che gli avrebbe riservato un’ulteriore penalità di 5 secondi. Nel frattempo, si è accesa la battaglia tra George Russell e Hamilton. Russell ha cercato di prendersi la posizione sul compagno di squadra, che però lo ha accompagnato fuori dalla pista. Questo ha portato Russell ad aprirsi in team radio chiedendo: “stiamo lottando tra di noi o lottiamo con gli altri?“.

Nonostante la bagarre, non sono stati presi provvedimenti e i piloti hanno proseguito la propria gara senza difficoltà. Hamilton è stato protagonista di un sorpasso spettacolare su Alonso, apparso in difficoltà dopo un pit stop particolarmente anticipato, criticato dallo spagnolo stesso che in team radio ha accusato la scuderia di averlo gettato in pasto ai leoni. In difficoltà anche Lance Stroll, costretto al ritiro al 22° giro. La motivazione sarebbe un contatto con il cordolo, che avrebbe danneggiato l’ala della monoposto influenzandone le prestazioni.

Ritiro che ha poi colpito anche Alexander Albon, che ha chiuso la sua gara al 28° giro. Sorprendentemente, in tema di ritiri, al X° giro Perez è tornato in pista con la propria monoposto. La scuderia ha deciso di rimettere in pista il messicano per fargli scontare la penalità di 5 secondi arrivata proprio nel momento del suo ritiro. In questo modo, Perez non accumulerà quei 5 secondi in vista della prossima gara, in programma l’8 Ottobre in Qatar. Ancora una volta, il GP del Giappone ha quindi evidenziato la differenza di prestazioni tra Verstappen e il compagno di scuderia.

CONCLUSIONE A COLPI DI STRATEGIA

Quando si è aperta la finestra per il secondo pit stop, le scuderie hanno iniziato a giocare di strategia. La sosta di Leclerc, in difficoltà per via dell’usura delle gomme, ha portato a cascata gli altri piloti a fermarsi. Primo tra questi, Hamilton per difendere la posizione su Sainz. È stato poi il turno di Piastri, sempre in risposta al numero 16 della Ferrari: il lavoro della McLaren ha però premiato il proprio pilota, che ha mantenuto la posizione sul monegasco.

A pagare meno è stata invece la strategia di Mercedes adottata per Russell. A quindici giri dal termine della gara, Russell ha iniziato ad accusare il degrado delle gomme,  girando 1.5 secondi più lento rispetto ai piloti suoi diretti rivali. Questo ha permesso a Piastri di prendersi la posizione su Russell e di rimettersi in corsa per il podio. Pochi giri dopo, anche Leclerc ha guadagnato la posizione su Russell, grazie a uno spettacolare sorpasso ai danni del pilota Mercedes.

Ad accendere la battaglia finale la lotta per il quinto posto, che ha coinvolto Russell, Hamilton e Sainz. In difficoltà a causa del degrado delle gomme, il pilota britannico è stato raggiunto dal compagno di squadra e dal numero 55 della Ferrari. Inizialmente la Mercedes ha lasciato liberi i suoi piloti, ma per difendersi dall’incalzare di Sainz è stato poi chiesto a Russell di cambiare posizione con Hamilton, che quindi si è assicurato la quinta posizione. A Hamilton è stato chiesto di dare DRS al compagno di squadra, per permettergli di restare in vantaggio sullo spagnolo. Nonostante tutto, Sainz è riuscito ad avere la meglio e a piazzarsi in sesta posizione.

I 53 giri del GP del Giappone hanno però visto Verstappen tornare sul gradino più alto del podio, volando rispetto agli altri piloti in gara.

Anna Vialetto

Anna è sinonimo di determinazione, concentrazione e curiosità. Ho sempre studiato e lavorato per rincorrere e realizzare i miei sogni, con l'obiettivo di concretizzarli in quella che è la mia più grande passione: l'automotive. La Formula 1 per me è parte integrante della mia personalità: il rombo dei motori, i sorpassi all’ultimo centimetro, la velocità delle monoposto. Ma soprattutto, tutto il mondo che sta dietro allo spettacolo in pista: l'organizzazione, la comunicazione, il marketing, l'energia...la stessa che, fin da quand'ero bambina, mi ha portata a coltivare questo grande amore.

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