Pausa sì, pausa no: come la pensano i piloti?

Pausa piloti

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Interpellati dai media, i piloti hanno rivelato le loro opinioni riguardo la pausa di quattro settimane tra il GP d’Australia e quello dell’Azerbaijan

In seguito alla decisione riguardo il Gran Premio di Cina, inizialmente previsto per il 16 aprile e poi definitivamente cancellato e non sostituito, il Circus sta ora vivendo un’anomala “sosta primaverile”. Come in ogni contesto ci sono pareri contrastanti tra gli addetti ai lavori, in primis tra i piloti che, interpellati riguardo la pausa, hanno espresso opinioni differenti.

A fare da capofila ai “contenti” c’è Charles Leclerc, il quale ha sottolineato come questo periodo potrà solo far bene a una Ferrari che, finora, ha faticato parecchio. “Data la situazione in cui ci troviamo, sicuramente cogliamo volentieri l’opportunità di lavorare durante questa sosta. Sfrutteremo questo periodo per lavorare sugli aggiornamenti e tornare a essere competitivi in prima possibile”, ha dichiarato il monegasco a RacingNews365.com.

“Avrei preferito gareggiare”: Hamilton e Alonso guidano gli “scontenti”

Ovviamente, di contro, c’è anche chi non si sarebbe fermato. Su tutti Fernando Alonso, dato l’enorme slancio che sta vivendo assieme all’Aston Martin, condito da tre podi in altrettante gare. Nonostante ciò, lo spagnolo ne approfitterà per trascorrere del tempo al quartier generale di Silverstone: “Ovviamente avrei preferito continuare a correre. Ad ogni modo, userò questo tempo per rivedere le prime tre gare e prepararmi al meglio per Baku. Oltretutto – aggiunge – nel mio caso, essendo nuovo nel team, sfrutterò queste settimane per continuare a conoscere la squadra”.

A fargli eco è il suo ex compagno di squadra ai tempi della McLaren, Lewis Hamilton. Il pilota britannico crede che una pausa dopo sole tre tappe sia troppo presto: “Onestamente non credo di aver già bisogno di un reset. Avrei preferito gareggiare, ma cercherò comunque di sfruttare al meglio questo periodo”. Tuttavia, anche il sette volte iridato crede che queste settimane possano far bene a Mercedes. Va inoltre ricordato che, al rientro, le Frecce d’Argento introdurranno la tanto chiacchierata “versione B” della W14. “Per il team penso che sia un bene poter lavorare durante questo periodo. Aiuterà tutti a concentrarsi sulle modifiche da apportare oltre che sulla messa a punto della vettura“, ha detto Hamilton.

Sosta o non sosta, questo è il dilemma

C’è inoltre chi ha sentimenti contrastanti, come nel caso di uno dei tre debuttanti di quest’anno: Oscar Piastri. Secondo l’australiano della McLaren, la sosta sarà utile soprattutto a livello personale: “Questo periodo rappresenta un’ottima opportunità per riguardare le mie prime gare in Formula 1 e capire cosa ha funzionato e cosa no. Il Campione 2021 di Formula 2, dopo i primi punti ottenuti nel Gran Premio di casa, avrebbe comunque preferito continuare: “Ovviamente, se si è in un periodo positivo si vuole a tutti i costi mantenere lo slancio. Allo stesso tempo, se non si è in un buon periodo è una grande opportunità per fermarsi e ripartire.

Giunto alla sua seconda stagione nella massima serie, Zhou Guanyu non è più un rookie anche se resta comunque uno dei più giovani in griglia. Così come il suo collega Piastri, anche il pilota dell’Alfa Romeo concorda sui benefici che può portare questo periodo: “Al giorno d’oggi non si tratta solo di partecipare ai weekend di gara. Ci sono anche altre attività da svolgere assieme alla squadra, oltre ai diversi impegni con gli sponsor. – spiega – Perciò penso che per noi piloti sia giusto poter usufruire di qualche giorno di pausa”. Per il cinese, però, significa anche non poter correre davanti al suo pubblico: “Naturalmente non avrei mai voluto questa sosta, dal momento che sapete quale gara è stata annullata!”.