Mercedes: gli zero-pod restano, nonostante tutto?

Mercedes zero-pod

Credits: Mercedes Press Area

Dopo mesi di dibattito, se non quasi un’intera stagione, sembra che la Mercedes conferma che manterrà il suo design zero-pod con la W14 del prossimo anno

Dai sidepod sporgenti a quelli cutaway, la nuovissima aerodinamica dell’effetto suolo di quest’anno non è quello che Mercedes aveva previsto. Arrivando al secondo test pre-stagionale, la squadra di Brackley ha debuttato con un design sidepod che è stato rapidamente soprannominato da Mercedes zero-pod, poiché non ha quasi ingombro. Ciò ha causato problemi seri. La carrozzeria non è stata in grado di aiutare a mantenere stabile il fondo e in quelle condizioni Lewis Hamilton e George Russell sono rimbalzati da una pista all’altra nella prima parte della stagione.

Più il team ha cercato di portare l’auto a terra, più rimbalzava; Toto Wolff ha ammesso: “Pensavamo di poter far correre l’auto con soluzioni estreme ma non siamo stati in grado“. Molti nel paddock si chiedevano anche a metà stagione se la Mercedes avrebbe abbandonato gli zero-pod, ma Wolff ha mantenuto la fede e ha continuato a puntare sul suo progetto.

Secondo Toto:  “Il DNA dell’auto cambierà per il prossimo anno, questo è chiaro. Non significa necessariamente che la nostra carrozzeria avrà un aspetto molto diverso. Dobbiamo guardarci allo specchio e dire: ‘abbiamo sbagliato o no?‘”

C’è un vantaggio a non essere leader

C’è un vantaggio per la Mercedes in tutto questo, poiché la prossima stagione avrà più tempo nella galleria del vento per lavorare e per migliorare la vettura. Terzi nel Campionato Costruttori, a 53 punti dalla Ferrari a tre gare dalla fine, avranno più tempo di sviluppo aerodinamico rispetto alla Red Bull che comunque ha vinto il Campionato Costruttori e molto probabilmente più della Ferrari.

A partire dall’anno scorso, ciò è deciso su una scala, con la squadra meglio piazzata a cui è concesso meno tempo rispetto alle altre nove. Ciò significa che la Mercedes avrà il 14% di tempo in più rispetto alla Red Bull, mentre la scorsa stagione è stata la Mercedes ad avere meno tempo dei suoi rivali, avendo vinto la coppa costruttori del 2021.

“Da quel momento, fino a ora è stato uno svantaggio significativo perché per tutto il 2021 siamo stati la squadra di testa e poi abbiamo vinto il Campionato Costruttori” ha affermato Wolff, che continua: “Per tutta la prima metà del 2022 abbiamo avuto il 7% in meno di tempo in galleria del vento rispetto alla Red Bull e molto meno della Ferrari. Ora funziona al contrario. Rispetto alla Red Bull, avremo il 14% in più se arriviamo terzi” Sebbene la squadra di Brackley abbia fatto irruzione nelle prime file negli ultimi tempi, i balzi in avanti sono ancora seguiti da passi indietro.

Mercedes nella sua annata peggiore dal 2011

A Singapore, Hamilton è stato il più vicino in tutta la stagione 2022 alla pole position, a 0,044 secondi dalla prima posizione. Una settimana dopo, in Giappone, era sotto di quasi un intero secondo. Ad Austin il distacco era di sei decimi. La W13 non è una vettura da qualifica, non è all’altezza del ritmo sul giro singolo ma si mostra meglio nelle gare, su una distanza più lunga.

La Mercedes sta ancora inseguendo la vittoria numero uno della stagione, non si trovava in una situazione del genere dal 2011. Con 15 vittorie su 19 gare è inconcepibile pensare che Red Bull non sarà competitiva la prossima stagione. Ma se la Mercedes sbloccherà il potenziale e le prestazioni dell’auto, il 2023 sarà una stagione in cui le ali Red Bull verranno tranciate dall’innovazione zero-pod, o almeno così sperano Toto ed il suo team.