Marko ne è certo: “Ricciardo ha un blocco”

Marko Ricciardo

© Red Bull Press Area

Helmut Marko è famoso per essere una persona che va sempre dritta al punto e nelle ultime settimane si è espresso in merito alla situazione di Daniel Ricciardo

Di recente il pilota australiano col numero 3 non ha portato a casa i risultati sperati. Daniel Ricciardo non può mentire a se stesso né a Marko e nonostante le speranze, Red Bull non si può permettere di perdere ancora del tempo. Certo, è ancora da chiarire la condizione reale del pilota. Per Marko non ci sono dubbi: Ricciardo potrebbe avere qualche problema di natura psicologica che giustifichi questo suo scarso rendimento. In questi primi Gran Premi, Ricciardo è stato duramente criticato dai dirigenti Red Bull e l’austriaco non si è risparmiato dal sottolineare che questo sia qualcosa già visto in precedenza. 

“Daniel ha già dimostrato di essere un pilota veloce, ma qui deve esserci un problema di salute mentale, ha affermato Marko, alludendo alle condizioni psicologiche di Ricciardo del 2022. Non sembra propenso a lasciargli continuare questa carriera in Visa Cash App, ma si è mantenuto cauto e speranzoso di vedere qualche miglioramento nei prossimi weekend. Le speculazioni non sono mancate e pare che comunque ci sia stato un ultimatum, qualora le sue prestazioni non dovessero migliorare nelle gare asiatiche. Il rischio è che Liam Lawson vada a sostituire l’australiano, un pilota che sicuramente ha dimostrato in poche gare di avere la stoffa per correre in Formula 1. E che d’altronde a Marko è sempre piaciuto.

Tuttavia però in Red Bull si è cercato di mettere a tacere queste voci, piazzando Ayumu Iwasa al volante della 3 di Ricciardo nelle prove libere 1 a Suzuka. Va a rubare proprio al posto di Lawson, che ricopre invece il ruolo di terzo pilota. La sua ombra però non cesserà di esistere per un po’, finché il futuro incerto di Ricciardo non verrà chiarito per davvero. “Ogni pilota vede i dati dell’altro, non ci sono segreti. E se la macchina è la stessa, tutto è uguale, spiega Marko. Sembra quasi giustificarlo il direttore sportivo, che di contro ha le prestazioni del suo compagno di squadra: infatti Yuki Tsunoda ha portato almeno qualche punto alla scuderia di Faenza.

Lawson potrebbe essere il futuro, ma non adesso

Dal canto suo però Ricciardo si difende, affermando di non avere nessun problema. Certo, a parole sono tutti bravi, ma i dati parlano chiaro. Pertanto in sua difesa è accorso Jody Egginton, direttore tecnico della Racing Bulls. L’ingegnere ha molto apprezzato il duro lavoro svolto dal suo pilota nelle ultime settimane. L’idea è quella di realizzare un’auto con la quale l’australiano possa sentirsi più a suo agio e tenere il passo del compagno di squadra. Ma non è solo Marko a criticare la situazione.

Anche Christijan Albers è intervenuto sulla questione, mettendo addirittura in dubbio il metodo di selezione della Red Bull. Lasciare fuori Lawson pare ancora essere una delle domande senza risposta più ambite dal mondo della Formula 1. “Non capisco quale sia la loro paura. Siamo onesti: Lawson ha battuto Tsunoda in quelle poche gare l’anno scorso. E Tsunoda è stato sistematicamente più forte di Nyck de Vries e Daniel Ricciardo”, ha osservato l’ex pilota.

“Ciò che mi irrita un po’ è Daniel che continua a ridere e a perdere tempo con altre attività. Concentrati sulle corse. Solo allora puoi permetterti di fare il divertente”, afferma aspramente Albers. Sembra chiaro che nel mondo delle corse, quella di Ricciardo sembri una situazione assurda. Sicuramente è un dato di fatto che il pilota non sia a un livello tale da poter rimanere in Formula 1 al momento. È anche ingiusto vedere piloti più bravi fuori dalla categoria e la squadra dovrebbe promuovere giovani talenti. Pertanto meglio concedersi un margine di speranza e aspettare e vedere cosa Ricciardo può ancora fare. 

Francesca Luna Barone