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© Pirelli Press Area

Lewis Hamilton: 10+
Gran premio di MANICO verrebbe da rinominarlo. Manico come quello che Lewis dimostra di avere su questo tracciato fin da Giovedì. La prestazione “monstre” che mette giù Domenica poi è qualcosa che ha a che fare col talento puro. Come avviene in questi casi tra qualche anno a riguardare la classifica finale risulterà un buon terzo posto senza infamia e senza lode, ma il furto che ha subito l’inglese è di quelli da far perdere le staffe anche a Santa Devota.Il “+”  se lo merita per non aver preso per il collo Toto Wolff e il muretto tutto ma essersi limitato al musone sul podio.

Nico Rosberg: 8
Di più non merita visto che prima della S.C. aveva accumulato 14 sec dal compagno che guida la stessa vettura e che però viaggiava al doppio. Nemmeno la vittoria gli può fruttare un voto alto visto come è arrivata. Nico è un ottimo pilota, ma nel confronto col compagno appare troppo indietro.

Sebastian Vettel: 8
La sua gara è tutto sommato anonima, almeno fino all’entrata della S.C. Da quel momento Seb tira fuori gli attributi e si dimostra preciso e attento. Il suo voto è tutto negli ultimi giri in cui riesce ad arginare un Hamilton furioso che con una vettura nettamente migliore è ben presto costretto ad abbandonare i sogni di rimonta.

Max Verstappen: 8
La prima nel principato se la ricorderà a lungo dopo la sberla data a Sainte Devote. Ma non solo per questo, vista la prestazione. Il bel voto è un po in controtendenza forse, almeno a giudicare dalle voci che si sono levate dopo la “toccatina a Grosjean” e la penalizzazione presa e che lo costringerà  a partire cinque posizioni più indietro sulla griglia del prossimo gp in Canada, ma Max ha dimostrato di avere una grinta da vendere, un istinto fenomenale, velocità e zero paura. Il gioiellino cresce e cresce bene.

Daniil Kvyat: 7
Aiutato da una vettura che qui non deve appoggiarsi moltissimo alle prestazioni della P.U. riesce in qualifica a stare davanti a Raikkonen e ad un solo decimo dal compagno. In gara fa anche meglio passandolo. Il “Valzer” nel finale con lo scambio di posizioni con Ricciardo per fortuna non gli toglie il merito e nemmeno la posizione che prima gli viene “scippata” e poi restituita a 50 metri dal traguardo.

Kimi Raikkonen: 6,5
La qualifica qui vale mezza Domenica e se non tiri fuori tutto il Sabato poi difficilmente puoi raccogliere in gara.
Succede(per l’ennesima volta purtroppo) questo al finnico di casa Ferrari. Nella vicenda che lo vede protagonista nelle fasi finali col sorpasso subito da Ricciardo bisognerebbe forse dargli ragione visto che l’australiano della RedBull lo tampona per passarlo, ma a vedere come Vettel senza sbavature riesce a chiudere tutte le porte ad Hamilton forse Kimi poteva stare un po più sveglio.

Daniel Ricciardo: 6,5
Lui come Kvyat ha una vettura meno problematica del solito che punta tutto sul telaio firmato Newey. Dimostra la proverbiale voglia e aggressività sportiva nel finale quando di forza passa Raikkonen e viene un po graziato da Charlie Whiting e Co. Finisce quinto che tuttosommato è nelle corde di questa RedBull 2015.

Fernando Alonso: 6
La sufficienza ormai gli spetta quasi di diritto per quello che deve subire ogni fine settimana. Stavolta oltre al danno(vedi il ritiro per un problema al
cambio) anche la beffa (i giudici di gara lo hanno penalizzato di 5 sec. per non “essere sparito”, parole del due volte campione del mondo, quando Hulkenberg largo
dopo il Casino rientra e i due arrivano al contatto).Ci manca decisamente uno come lui nella bagarre.

Felipe Nasr: 5,5
L’altro baby prodigio che tanto aveva brillato ad inizio campionato sembra un po spento. Certo il suo compagno in compenso è letteralmente evaporato, ma non basta per la sufficienza del ragazzo vista anche la qualifica così così.

Felipe Massa: 5
Soffrono in Williams ormai da un paio di gp. Qui a Monaco in maniera eccessiva forse e stranamente proprio la casa di Grove che da sempre punta sul buon pacchetto aerodinamico a Montecarlo sembra fare un brutto passo indietro. Felipe non è al massimo e se riesce a scamparla meglio del compagno in qualifica si ritrova subito ultimo in gara per una collisione con Hulkenberg che gli ditrugge ala anteriore, pneumatico anteriore destro e gara. Ripartire ultimo dopo il primo giro qui è un calvario annunciato.

Nico Hulkenberg e Romain Grosjean: 5
Si vedono solo per gli incidenti in gara. Il tedesco della Force India come parte decisamente attiva sia con Alonso che con Massa mentre il francese della Lotus vittima del rampante Verstappen che gli sale sopra.
Certo fa un po sorridere sentire via radio Grosjean dare dell’idiota al piccolo Max Verstappen per l’azione un po irruenta quando fino all’anno scorso gli altri piloti vedevano il francesino come un pazzo da radiare per gli innumerevoli incidenti provocati.

Valtteri Bottas: 4
Week end da dimenticare per lui. Arriva davanti al compagno che in compenso, però, deve pure rimontare dall’ultima posizione dopo una qualifica in cui per il traffico finisce a anche dietro alle due McLaren che di peggio oggi è quasi impossibile da fare. In Ferrari forse stanno ripensando all’opzione che hanno sul finlandese.

Mercedes: 0
Di meno non si può dare altrimenti sotto zero ci saremmo andati volentieri.
Dopo il vuoto mentale dimostrato in Malesia e che era costato alla casa di Stoccarda la vittoria con grande gioia di Vettel e di tutta la Ferrari, Toto Wolff aveva tirato le orecchie ai suoi e riportato al massimo l’attenzione. Questa Domenica però la presunzione tutta tedesca è ritornata a galla e stavolta solo il secondo posto di Rosberg prima dello scellerato stop imposto ad Hamilton ha salvato la Mercedes da una figura pessima. Le scuse fatte su tutti i social a Lewis forse salveranno qualche testa, ma vedremo quanto questi punti persi dal campione del mondo peseranno quando conterà.