Le criptovalute si fanno strada in Formula 1

Credits: McLaren official twitter

Dopo aver fatto la loro comparsa in altri sport, anche in Formula 1 il legame col mondo delle criptovalute si fa sempre più intenso

Le criptovalute si stanno facendo strada nel mondo della Formula 1, dopo aver fatto le prime apparazioni in altri sport. Esistono già diversi team associati ad aziende che lavorano con questo tipo di moneta. L’ultima a farlo è stata la McLaren. Da Woking hanno fatto sapere che Bitci.com, azienda impegnata nel settore delle cripto, è un nuovo sponsor. Il logo comparirà sulle vetture e sulle tute del team.

Tuttavia, oltre a questo passaggio alla guida della McLaren, il Circus iridato ha già avuto contatti con il mondo delle criptovalute. Lo stesso mese Aston Martin ha annunciato che Crypto.com è diventato suo nuovo sponsor. L’azienda è stata fondata nel 2016 e attualmente conta più di 10 milioni di clienti. Da notare che sono loro i creatori della carta crittografica Crypto.com Visa Card.

ASTON MARTIN E MCLAREN: I DUE TEAM VICINI AL MONDO DELLA NUOVA MONETA

Aston Martin aveva già avuto una relazione con una di queste società, anche se non in modo così diretto. Nel 2019, quando era ancora title sponsor della Red Bull, FuturoCoin si era legato al team Milton Keynes. Ad oggi, questa azienda non è più legata alla squadra, ma sulla griglia attuale sono rimasti due team legati a questo mondo complesso.

Nel 2017 sono state vendute quattro auto di Formula 1 a un miliardario cinese tramite bitcoin: è stato quello il primo contatto tra Formula 1 e criptovalute. Tuttavia, la relazione tra criptovalute e sport motoristici non è limitata alle corse. Elon Musk, fondatore di Tesla, ha annunciato che d’ora in poi sarà possibile acquistare le auto del marchio con denaro digitale. Tuttavia la notizia ha suscitato un certo scalpore.

Ad ogni modo, in un periodo in cui molte scuderie si ritrovano a correre con livree quasi prive di sponsor il settore dei bitcoin potrebbe essere un importante risorsa per fare entrare nel circus nuovi capitali. E di questi tempi ce ne sarebbe bisogno…