Imola, un circuito che merita un futuro in Formula 1

Imola circuito futuro

Credits: Pirelli press area

Ci sarà un futuro per il circuito di Imola in Formula 1? Per molti tifosi un evento da ripetere nei prossimi anni

Il circuito di Imola ha fatto parte del calendario di Formula 1 per diversi anni, ma il futuro è ancora incerto.  Una storia che va dal 1980 al 2006, per poi ritornare a far parte della classe regina solo negli ultimi due anni. Il motivo di quest’ultima scelta è legato ai problemi causati dalla pandemia del COVID-19 e alla necessità di incentrare i gran premi in Europa. Si tratta dunque di una scelta momentanea, che molti vorrebbero veder ripetersi anche nei prossimi anni.

Una pista veloce che ci ha regalato una giornata ricca di colpi di scena, forse anche per le condizioni climatiche inaspettate. La storia dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari è d’altronde degna di nota e non è ancora pronta ad arrestarsi. Non solo i più appassionati, ma anche gli organizzatori della gara vorrebbero riportare l’evento sul calendario ufficiale, affermando: “Questo autodromo non è un museo”. 

IL MADE IN ITALY

Tutto l’evento è stato incentrato sulla valorizzazione del territorio italiano, a partire dal nome dell’evento fino alla consegna dei premi. “Grazie a Stefano Bonaccini e alla regione Emilia Romagna questo Gran Premio ha permesso alla Motor Valley di rappresentare lo spirito del Made in Italy che comprende gli artigiani e le piccole imprese”, ha detto il ministro degli Esteri italiano. Spiegando l’importanza di pubblicizzare i prodotti italiani davanti a milioni di spettatori.

La regione rappresenta un mattone fondamentale nel settore dei motori e il circuito di Imola ne è un esempio lampante. “Lavoreremo per avere di nuovo un Gran Premio a Imola il prossimo anno, dovrebbe diventare una tappa fissa. Ha fatto la storia di questo sport e non vogliamo vederlo come un museo ma come il futuro della Formula 1″, ha detto il ministro. Riferendosi infine alle parole di Stefano Domenicali che ha citato la pista come un’eredità unica che va preservata. E voi vorreste vedere un Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna anche nel 2022?