Imola, ampliata la zona DRS
Da sempre un circuito ostico per i sorpassi: Imola si prepara estendendo la zona DRS su tutto il rettilineo
Le qualifiche del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, avranno senza dubbio un peso elevato, perché a Imola sorpassare non è facile. Lo scorso anno, durante la gara sulle rive del Santerno, si sono registrati appena sei sorpassi, tra cui quello spettacolare di Kvyat all’esterno di Leclerc alla Piratella. Per provare a rimediare gli organizzatori hanno anticipato la linea di attivazione del DRS.
LO SCORSO ANNO PILOTI CONTRO LE DECISIONI DELLA FIA
Lo scorso anno il detection point era posizionato all’inizio del rettilineo finale, mentre la linea di attivazione dell’ala mobile era in corrispondenza della linea del traguardo. Ai piloti non era piaciuta questa soluzione, in modo particolare Carlos Sainz, che si era lamentato della mancanza di flessibilità della FIA con le zone DRS.
Quest’anno invece il detection point è stato spostato prima della Rivazza, cosi che il DRS si potrà attivare appena fuori dall’ultima curva, per poterne sfruttare i benefici lungo tutto il rettilineo. In questo modo la FIA proverà ad aumentare i sorpassi, in una pista dove è difficile superare.
GARA CON L’INCOGNITA METEO
Tuttavia la pioggia prevista da sabato sera fino a domenica potrebbe rendere inutili le modifiche alle zone DRS. Per le qualifiche, la possibilità di precipitazioni si aggira intorno al 10%. La notte, però, le previsioni danno fino all’85% di possibilità che piova, pioggia che dovrebbe durare fino al giorno della gara e non dovrebbe diminuire fino alle 18:00 circa.
Dunque a prescindere dal DRS la qualifica giocherà un ruolo fondamentale nell’economia del risultato finale, anche se in caso di gara asciutta, le strategie non saranno meno importanti. La Pirelli afferma che la strategia migliore sia quella ad un’unica sosta, cosi come l’anno scorso quando Lewis Hamilton beffò Valtteri Bottas, fermandosi oltre 30 giri dopo.