Il GP di Monaco regala le foto del fondo della Red Bull
Durante il week end del GP di Monaco, Perez svela accidentalmente il fondo della Red Bull: il confronto con le sue avversarie è spietato
Sergio Perez, vincitore del GP di Monaco 2022, si è qualificato ultimo. È partito dal fondo della griglia, concludendo poi una gara travagliata in sedicesima posizione. Durante la prima sessione di qualifiche, infatti, il pilota della Red Bull ha perso il controllo della monoposto in curva 1, andando a sbattere violentemente contro le barriere. Fortunatamente lo scontro non ha avuto conseguenze sul pilota, ma è stato necessario rimuovere la vettura dal circuito sollevandola da terra tramite una gru. Questa operazione ha permesso a tutti di scoprire il fondo della imprendibile Red Bull.
Anche nel 2022 Perez aveva dato l’opportunità di sbirciare il fondo della sua RB18, dopo il crash in pista avvento con Sainz a pochi minuti dalla fine delle qualifiche. Rispetto ad essa, la RB19 mostra dei binari sul fondo dalla forma nuova, atta a generare dei vortici sotto la vettura. Si nota anche una protuberanza della chiglia, mentre la monoposto della scorsa stagione ne presentava due. Il fondo nell’insieme risulta molto improntato quindi sullo sviluppo di questi vortici, atti a ridare energia ai flussi d’aria. Questo permette alla vettura di avere più spinta aerodinamica ed essere, nel complesso, più veloce.
Anche la Mercedes e la Ferrari ha avuto modo di mostrare al mondo della Formula 1 il proprio fondo. Rispetto alla RB19, Ted Kravitz afferma che “sembrano preistoriche”. Sempre a Monaco, la gru ha sollevato anche la W14 di Hamilton dopo un incidente alla fine delle FP3. Anche sul fondo della monoposto tedesca si legge una variazione di volume nella parte terminale del fondo (sempre con l’obiettivo di creare i sopracitati vortici), ma la sua forma è molto più semplice. Il fondo della FS-23, invece, risulta nel complesso più semplice e piatto, performante principalmente se la vettura è molto vicina al suolo.
Ted Kravitz: “È un lavoro incredibile e bellissimo”
“Vi dico, quando vedete queste foto e le paragonate al fondo Mercedes o a quello Ferrari, vi viene da pensare ok, non c’è da stupirsi che questa Red Bull RB19 sia così forte”, commenta Ted Kravitz. Anche Tom McCullough, performance director dell’Aston Martin, ammette che era curioso di vedere questo prodigioso fondo. “Gli ingegneri aerodinamici non vogliono mai mostrarlo. Capisci molto anche solo da quello che tocca”. Dave Robson della Williams, invece, sostiene che il fondo è “Così complesso che da una foto 2D, a causa della direzione della luce, così distorta, non puoi capire nulla”.
La scuderia austriaca, naturalmente, non è contenta di questa situazione. Scherzando, Kravitz commenta che “La odieranno. Ma devono prendersela con Sergio Perez, non è colpa nostra se possiamo vedere le foto”. Christian Horner, tuttavia, non si mostra infastidito. “Certo è molto scortese guardare sotto le gonne delle persone”, commenta. “Questo fine settimana è stata un po’ un’esibizione per tutti i team. Credo che a un certo punto quasi tutti siano stati costretti a mostrare il fondo delle proprie monoposto perché alzate dalle gru. Alla fine è la stessa situazione per tutti“.
Elisabetta Bianco