Horner sulla Formula 1: “Sembra uno show alla Kardashian, ma su ruote”
Horner ritiene che le serie Netflix sulla Formula 1 abbiano avuto un impatto sul pubblico tanto da definire la massima serie del Motorsport uno show simile a quello dei Kardashian
Christian Horner si è unito a Hamilton nel definire la Formula 1 uno show simile a quello dei Kardashian. Pare, infatti, che, grazie ad alcune serie Netflix come Drive to Survive, molti dei boss dei team sono diventati delle vere e proprie star, per non parlare del gran numero di spettatori che la serie ha attirato. Per esempio, il team principal della Haas Steiner è attualmente uno dei protagonisti, nonché un vero e proprio eroe della serie.
Al team principal della Red Bull è stato inoltre chiesto in un’intervista al Financial Times se, qualora la serie dovesse fermarsi o cambiare stile, i fan rimarrebbero conquistati dalle corse o smetterebbero di seguirle poco dopo. Horner ritiene che si, continuerebbero a guardare le corse in quanto la Formula 1 in questi giorni è diventata la “Kardashian su ruote“ per questo pubblico di intrattenimento. “Penso che con il pubblico che abbiamo attratto probabilmente no,” ha detto Horner. “Voglio dire, ora siamo i Kardashian su ruote”.
Charles Leclerc is fully behind the new Ferrari team boss 👊 #F1https://t.co/30b4TaCsWW
— Formula 1 (@F1) May 14, 2023
Uno spettacolo esilarante, ma non solo…
La serie Netflix ha riscosso grande interesse perché permette agli spettatori di sapere anche ciò che c’è dietro le quinte, ben oltre ciò che le telecamere possono catturare e ben oltre la patina di formalità che spesso copre le interviste e le dichiarazioni di piloti e Team Principal.
“Voglio dire, ci si sente come un po’ di uno spettacolo Kardashian. Ti porta dietro le quinte per conoscere la personalità dei piloti un po’ di più ed svela i personaggi”, ha detto. “Se si guarda solo il gran premio, ci si diverte per quella gara, ma non si sa ciò che c’è effettivamente dietro le quinte“, ha poi concluso.
Pare, dunque, che agli occhi del team principal di Milton Keynes la Formula 1 sia diventata in una certa misura un po’ una soap opera per i personaggi coinvolti, per i soldi coinvolti, per la politica. C’è molto di più dietro le due ore di corsa della domenica. Forse è proprio questo ciò che Liberty Media e altre organizzazioni legate alla massima categoria del motorsport vogliono che accada per far sì che si possa parlare di spettacolo puro, mettendo, in certi casi, in secondo piano la competizione vera e propria.