Horner-gate: la dipendente accusa la FIA di imparzialità

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© Red Bull Press Area

La controversia Horner continua e la cinquantenne che ha aizzato la questione in primo luogo, è stata sollevata dal suo incarico nell’azienda, nonostante il capo d’accusa presentato alla FIA

Horner ancora al centro delle polemiche e insieme a lui anche la FIA riceve un’accusa. Il team principal britannico è infatti ancora al centro della bufera. Dopo i rumors riguardanti l’addio di Helmut Marko e anche di Max Verstappen, Christian Horner è vittima di una mancanza di oggettività da parte della FIA? La donna che ha accusato il CEO in primo luogo, difatti, avrebbe presentato un ulteriore reclamo. È stata principalmente la stampa a inglese a interessarsi della questione.

La FIA ha così ricevuto una comunicazione contro Christian Horner che riguarderebbe la decisione dell’azienda di mantenere ancora attivo l’incarico del dirigente in Red Bull. La BBC afferma inoltre che le denunce in realtà sarebbero state due e che l’indagine archiviata dalla FIA è stata conclusa con un risarcimento di quasi un milione di euro. Bocca chiusa quindi per la donna, che però si rifà raddoppiando i suoi sforzi: nell’ultima si è appellata anche al fatto che l’avvocato sia stato scelto dall’azienda e dalla filiale thailandese.

Qualcosa di ben lontano dall’oggettività di una causa e che merita sicuramente il ricorso, visto che il favoreggiamento a questo punto potrebbe apparire ovvio.  Non è stato mai reso noto l’esito dell’indagine dell’avvocato però. Pertanto circa 150 persone  – tra alti funzionari FIA, membri della Formula 1 e giornalisti – hanno ricevuto un dossier di messaggi e dettagli della questione che sembrano essere utili alla difesa di Horner.

Divisione nella scuderia di Milton Keynes

Chalerm Yoovidhya, uno dei soci maggiori della Thailandia, ha sostenuto fin dall’inizio il team principal. Il magnate si è fatto vedere anche in sua compagnia nel primo Gran Premio di questa stagione. La filiale austriaca invece, guidata da Mark Mateschitz, che detiene il 49% dell’azienda, era propensa a licenziare Horner seduta stante. I media inglesi hanno provato a saperne di più, ma né la Red Bull, né la FIA hanno proferito parola. “Riservatezza massima, non divulgheremo niente, avrebbero affermato i membri di entrambi.

Pare ovvio che la presenza di Christian Horner sia di vitale importanza per il team di bibite energetiche. Tuttavia, nessuno si è pubblicamente schierato da una o l’altra parte – anche se sollevare la dipendente potrebbe farlo pensare. Ciò dimostra che non è tanto importante il team principal, quanto il bene della squadra nel suo quadro generale. “Questo campionato del mondo sarà abbastanza difficile con 24 gare e dobbiamo concentrarci su questo”, ha affermato Marko, totalmente concentrato.

Francesca Luna Barone