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L’eterna vicenda del budget cap, che interessato il team anglo-austriaco la scorsa stagione è stato tutt’altro che digerito all’interno del paddok. Lo strapotere che Red Bull sta dimostrando in questa stagione sta facendo storcere molti nasi, specialmente quelli dei diretti competitors, come Ferrari. Vasseur non ci sta, e dice la sua. Non si è certo fatta attendere la risposta di Christian Horner, sempre pronto per questi interventi.

Eccoci di nuovo, a parlare ancora di budget cap e Red Bull. Una saga da mille capitoli, che sembra non aver mai fine. Lo abbiamo detto tante volte, il mondo della Formula 1 non è mai solo attività in pista. E anche tanta politica, e lotta dietro le quinte. Soprattutto in casi come questi, dove il gap tra team si amplia sempre di più. E si inizia a speculare, e pensare… Ed ecco che rispunta Horner a fare spalle larghe.

Nel 2021 la scuderia Red Bull ha ecceduto i limiti imposti dal nuovo regolamento sul budget cap. Infrazione scoperta dalla Formula 1 e dalla FIA nella scorsa stagione, quando ogni team ha dovuto presentare calcoli e bilancio dell’esercizio concluso. E lì le cose hanno iniziato a non tornare. La pressione mediatica sul team capitanato da Horner e Marko è stata incredibile, anche l’ultima stagione della serie Netflix Drive to Survive ce ne ha mostrato i retroscena. Il tutto poi si è concluso con una multa ed una limitazione nell’uso della galleria del vento.

Ma già dai primi momenti, in molti si sono chiesti se una simile sanzione fosse coerente e sufficiente, per una tale effrazione. Guardando a gli inizi di questa stagione sportiva 2023, la risposta potrebbe essere no. Il gap che le due vetture nate a Milton Kaynes stanno mostrando, rispetto a tutto il resto del gruppo, ha fatto trapelare molti dubbi, e tirato fuori, nuovamente, molte polemiche.

TP Red Bull risponde così alle critiche

In una sua recente intervista ai media internazionali, Frederic Vasseur ha parlato dell’attuale situazione in casa Ferrari, senza però trattenersi nel commentare ciò che sta anche succedendo all’infuori del suo team. “Penso che la penalità sia stata troppo blanda. Basti pensare che le prestazioni delle monoposto di quest’anno miglioreranno di poco meno di un secondo nel corso della stagione per effetto degli sviluppi aerodinamici. La loro penalità è del 10% e quindi può valere un decimo di secondo”.

Non sono sicuro che l’effetto della penalità sia così impattante. Senza considerare che si ha un vantaggio già all’inizio della stagione, avendo speso di più l’anno precedente. Non voglio dire che non abbiano fatto un buon lavoro, ci mancherebbe. Non sto nemmeno trovando alibi, se oggi siamo in difficoltà non è certo colpa loro. Ma noi abbiamo sempre rispettato le regole e rimasti dentro i limiti. Loro no. La penalità penso sia stata decisamente troppo leggera.”

C’è comunque da sottolineare, che eventuali effetti concreti della sanzione, si potrebbero maggiormente vedere nella seconda parte di stagione, sullo sviluppo in-iterim della vettura. Questo perchè quando l’anno scorso fu firmato l’accordo – ABA, fatto in ottobre 2022 – tra Red Bull e Federazione, la RB19 era bene o male già pronta. Pertanto ciò che vediamo in pista oggi, è solo frutto del buon lavoro di Red Bull.

Ma le parole di Vasseur hanno riacceso la polemica, e per questo Horner si è fatto sentire.
La squadra ha fatto un ottimo lavoro durante l’inverno grazie al tempo limitato che abbiamo avuto a disposizione per sviluppare questa vettura, e naturalmente questo avrà un impatto nel corso dell’anno e nel prossimo. Quindi, sulla base di un’istantanea di tre gare, penso che sia ancora molto prematuro tratte conclusioni e sparare alla cieca. Ci sono ancora moltissime gare da disputare“, ha spiegato il Team Principal.

Ancora tante cose possono cambiare. I nostri rivali stanno già parlando di importanti aggiornamenti che li potrebbero avvicinare a noi. Quindi staremo a vedere. Stiamo facendo il meglio che possiamo con quello che abbiamo e sappiamo che è una penalità difficile da digerire e con cui convivere.”

Dopo la sosta di quasi un mese, diverse squadre inizieranno a portare i primi importanti pacchetti di aggiornamenti. Ferrari e Mercedes hanno già dichiarato che porteranno novità tra Baku, Imola e Barcellona: magari non saranno “game changer”, ma l’ambizione è quella di issarsi con decisione come seconda forza del mondiale e provare, in qualche modo, a infastidire anche questa imbattibile Red Bull RB19.