Griglia 2024, chi resta e chi andrà via?
Stagione 2023 vicina ormai alla pausa estiva di agosto, dove di decideranno le sorti dei piloti presenti in griglia nel 2024, quanta probabilità c’è per ogni pilota, di restare ?
Per la stagione 2024, ci potrebbero essere alcuni cambiamenti in termine di mercato piloti, in quanto ci sarebbe un alta richiesta per alcuni piloti di “rientrare” in griglia. Tuttavia , quanto possiamo realmente aspettarci dalla pausa estiva? Quali sono le probabilità per un pilota, ormai fuori dalla Formula 1, di rientrare come titolare? Per scoprirlo, non dobbiamo guardare troppo avanti, ma semplicemente analizzare quelli che sono i termini dei contratti previsti dalle scuderie.
Analizzando la situazione presente, gli unici spiragli di possibilità e che hanno dei contratti con scadenza nel 2023 sono solo 4 team. Tra cui, la Williams, con il contratto di Logan Sargeant in scadenza nell’anno 2023. Nonostante il suo anno da ‘rookie‘ il pilota americano non sembra sia riuscito a portare i giusti risultati, pertanto crediamo che alla fine del 2023 il suo sedile potrebbe essere fortemente minacciato. Un’altra scuderia dal sedile a rischio è invece la Haas, con il contratto di Hulkenberg in scadenza nel 2023. Un pilota a rischio considerando le intenzioni di Gunther.
Un altro team dalla situazione interessante è quello dell’Alpha Tauri, con due sedili dal con contratto in scadenza nel 2023. Tuttavia, il futuro di Tsunoda con Red Bull sembra assicurato, considerando anche i progressi fatti nell’ultimo anno. D’altra parte, De Vries sembra abbia i giorni contati, visto anche i segnali da ‘cartellino giallo’ dati nei mesi precedenti da Helmut Marko. Ultimo team dal fronte positivo è quello dell’Alfa Romeo, con un solo sedile disponibile. Il contratto dalla breve scadenza sarebbe quello di Guanyu Zhou. Tuttavia, non crediamo che la sua figura possa essere realmente messa a rischio visto i notevoli progressi fatti dal pilota cinese. Con tutta la probabilità del caso crediamo che entrambi i piloti Alfa Romeo, resteranno fino al 2024.