GP Singapore, Verstappen e il primo match point mondiale: è campione se…
L’olandese campione del mondo in carica è pronto al bis con modalità nettamente diverse rispetto alla prima affermazione in carriera. Se nel 2021 il titolo arrivò infatti quasi all’ultima curva, nel 2022 il pilota Red Bull ha cannibalizzato il campionato vincendo dieci gare su sedici e tutte le ultime cinque di fila. A Singapore potrebbe così esultare per la sesta volta consecutiva, superando Lewis Hamilton nella classifica dei piloti con più vittorie consecutive nella storia della Formula 1, guidata da Vettel con nove.
Il successo in terra asiatica, dove il Mondiale torna dopo tre anni di assenza -l’ultimo GP di Singapore è datato 2019 con doppietta Ferrari sul traguardo- potrebbe già regalare il titolo mondiale a Verstappen che comanda la classifica piloti con 335 punti a più 116 su Leclerc, un abisso incolmabile da qui a fine stagione, visto che all’appello dopo Singapore mancheranno solo altre cinque gare: Suzuka (6-9 ottobre), Austin (20-23 ottobre), Città del Messico (27-30 ottobre), San Paolo (10-13 novembre) e Abu Dhabi (17-20 novembre).
L’Olandese prepara la festa con lo champagne che potrebbe già essere stappato domenica, ma solo a determinate condizioni. Verstappen sarà infatti campione se vincerà la gara, conquisterà il giro più veloce e Leclerc e Perez non saliranno più su rispettivamente del nono e del quinto posto, oppure se arrivando primo ma senza giro veloce il ferrarista e il compagno di squadra non andranno oltre alla decima e quinta posizione. L’ultima possibilità è il successo nel Gp con giro veloce di Perez: a quel punto Verstappen sarà campione solo con Leclerc decimo e l’altro pilota Red Bull quinto.
Tre scenari a dire il vero non troppo semplici, anche se i bookmakers presenti sul portale di pronostici e scommesse sportive online Sportytrader vedono Verstappen primo al termine della gara, con Leclerc e Sainz subito alle sue spalle. In questo modo il Mondiale potrebbe non arrivare subito, ma di sicuro arriverà e sarà più che meritato. Verstappen ha vinto undici gare, è salito altre due volte sul podio ed ha avuto quella continuità che è mancata a tutti gli altri. Come a Leclerc, per esempio, che ha tenuto in piedi il sogno iridato solo fino alla quinta tappa con i ritiri in Spagna e Azerbaijan, per colpe non solo sue, a segnare il resto della stagione.
La rossa ha sofferto e non poco in questa stagione, con i problemi di strategia in aggiunta a quelli di una vettura troppe volte inferiore alla Red Bull. A Singapore avrà un solo obiettivo, rovinare la festa a Verstappen. Nel GP di Monza il cavallino ha rialzato la testa con il secondo posto di Leclerc. Da adesso in poi si lavorerà per la prossima stagione nella speranza che il 2023 sia l’anno giusto per tornare a vincere un titolo che manca dal 2007, quando a salire sul tetto del mondo fu Kimi Raikkonen.