GP Olanda, spettacolo Norris sulla pista di Zandvoort

GP Olanda Norris

© Twitter McLaren

La partenza di Norris ha fatto temere l’ennesima vittoria di Verstappen, ma il pilota della McLaren è stato protagonista di una gara assolutamente perfetta

Era alta la tensione per la partenza del GP d’Olanda, con occhi puntati sul duello Norris – Verstappen. Ancora una volta, però, l’olandese non ha dato scampo al pilota della McLaren, che è rimasto piantato e ha visto il rivale scivolare con non troppa difficoltà e conquistare immediatamente la prima posizione. Il via a Zandvoort è stato comunque piuttosto tranquillo e ha visto brillare Leclerc, Hamilton e Gasly, tutti protagonisti di un’ottima partenza. In particolare il pilota della Mercedes, penalizzato a causa di impeding su Perez, si è messo subito a caccia di sorpassi, soprattutto considerato lo scatto iniziale del compagno di squadra.

Tuttavia, nonostante un primo giro che sembrava aver già definito la conclusione della gara, a dieci giri dall’inizio i tempi hanno iniziato a mostrare le prime differenze tra le monoposto. In particolare, i due piloti della Ferrari hanno guadagnato decimi importanti sui piloti davanti a loro, anche se hanno faticato a trovare il sorpasso. Sainz è apparso più in forma, rendendosi autore di un sorpasso spettacolare su Gasly, che gli ha permesso di conquistare la settima posizione.

Allo stesso tempo, le grandi osservate di questo weekend hanno gestito gli pneumatici nella prima fase di gara, rimanendo costanti dei distacchi l’uno dall’altro. In particolare Norris si è impegnato nell’inseguimento di Verstappen, mentre Piastri ha combattuto per raggiungere Russell e tenere dietro Leclerc, bloccato per diversi giri a poco più di mezzo secondo dall’australiano. In questo arco temporale, all’incirca al quattordicesimo giro, è iniziata una prima finestra di pit stop, a cui ha dato il via Alex Albon, che ha montato gomma dura.

Primo momento di vera azione a circa una ventina di giri dall’inizio ha visto protagonisti proprio Norris e Verstappen. Se, da un lato, l’olandese ha lamentato di sentire le gomme poco performanti e di non riuscire a curvare correttamente in curva 10, a Norris il team ha chiesto di mantenere un distacco di 1.1 da Verstappen. Nonostante tutto, pochi minuti dopo, Norris ha superato senza difficoltà l’olandese, conquistando la testa della classifica.

LA DANZA DEI PIT STOP

Il sorpasso di Norris ai danni di Verstappen ha animato il GP d’Olanda, portando entrambi a spingere al massimo senza curarsi del degrado delle gomme, ma ragionando in ottica di strategia e pit stop. Non da meno sono stati i due piloti Ferrari, tra i più veloci in pista, e Lewis Hamilton. Nel tentativo di superare Gasly, Hamilton è quasi andato al contatto con il francese della Alpine. Subito dopo, il pilota della Mercedes è rientrato ai box per il primo pit stop, montando gomma dura e scivolando in sedicesima posizione.

Poco dopo, anche Leclerc è rientrato in pit per montare gomma dura, anticipando notevolmente il timing della finestra di rientro ai box. Il monegasco è rientrato in nona posizione, a sandwich tra i due Aston Martin. La scelta di Leclerc ha aperto le possibilità anche agli altri piloti, primo su tutti George Russell, che tuttavia ha subito undercut da parte proprio del pilota della Ferrari. Il pilota britannico è purtroppo stato penalizzato anche da un pit stop piuttosto lungo, di 3.4 secondi.

Poco dopo è stato il turno di Verstappen, che aveva iniziato a perdere circa mezzo secondo al giro dal leader della corsa. Norris è rientrato poi al giro successivo, sostenendo un pit stop di 3.1 secondi e trovandosi poi davanti all’olandese. Perez invece non è stato fortunato durante la sua sosta, dovendo attendere 4.4 secondi prima di ricevere il via libera a tornare in pista. Questo ha giocato a favore di Carlos Sainz: rientrato ai box e protagonista di un pit stop perfetto, ha guadagnato 2 secondi sul messicano. Purtroppo lo spagnolo non ha avuto la possibilità di sfruttare fino in fondo questa opportunità, tardando nel sorpasso.

Al 33° giro è poi stato il turno di Oscar Piastri. Il pilota della McLaren, che stava perdendo decimi importanti da tutti i piloti, è rientrato in quinta posizione davanti a Sergio Perez. Questa sosta ha permesso a Norris di tornare a guidare la corsa, dando di nuovo inizio alla sfida con l’olandese. A questa si sono uniti anche Leclerc e Russell, ingaggiati tra loro a caccia del terzo gradino del podio.

SECONDA METÀ AL CARDIOPALMA

La seconda metà del GP d’Olanda si è aperta con un errore di Leclerc, che ha perso la monoposto in curva 10 e che ha quindi perso qualche decimo importante da Russell. Il pilota della Mercedes, nel frattempo, ha invece dovuto guardarsi le spalle da Oscar Piastri. Altro elemento d’attenzione, la penalità inflitta a Lance Stroll. Al pilota della Aston Martin sono stati inflitti 5 secondi per non aver rispettato la velocità corretta in pit lane.

Al 46° giro si sono accese le bagarre tra Piastri e Leclerc e tra Sainz e Perez. Il primo a regalare il sorpasso alla propria scuderia è stato proprio lo spagnolo, entrato a fionda ai danni di Perez. Ha tardato invece il sorpasso di Piastri su Leclerc: il monegasco ha lottato con le unghie e con i denti per mantenere la terza posizione, continuando a scodare e a impedire all’australiano di continuare la propria cavalcata verso Verstappen. Ricevuto l’okay del team a spingere di più, Leclerc ha iniziato a spingere incrementando leggermente il gap su Piastri.

Nel frattempo Sainz ha iniziato a guadagnare su Russell, mettendosi alla ricerca della quinta posizione. Allo spagnolo le cose sono però state facilitate proprio da un pit stop del britannico, che al 55° giro ha montato gomma rossa in una modalità non del tutto comprensibile a livello strategico. Una scelta, tuttavia, che a quindici giri dalla fine della gara lasciava ancora troppe variabili aperte per definire l’ordine di arrivo.

NORRIS CONQUISTA TUTTO IL GP D’OLANDA

Questo ha interessato anche le altre posizioni della griglia, soprattutto la decima e la nona occupate da Hulkenberg e Gasly. Il francese della Alpine ha intascato un sorpasso spettacolare ai danni del pilota della Haas, mentre Ocon ha faticato non poco in quattordicesima posizione. Davanti a Gasly, le due Mercedes con gomma rossa hanno fatto registrare un giro veloce dopo l’altro, anche se la scelta non ha propriamente pagato bloccando i due piloti in settima e ottava posizione.

A tre giri dalla fine del GP d’Olanda, Norris ha guadagnato un distacco di venti secondi da Verstappen, compreso anche il giro veloce. Una situazione che, fino all’anno scorso, è sempre stata a parti inverse. Per il pilota della McLaren, una volta trovato il ritmo e il feeling giusto con la monoposto, è stata una gara assolutamente perfetta. Dopo l’errore in partenza, Norris ha saputo riscattarsi e senza commettere nessun errore ha conquistato una vittoria molto importante.

Allo stesso tempo, la bagarre tra Piastri e Leclerc per il terzo posto si è conclusa con una grande performance da parte del monegasco, che nonostante le difficoltà ha saputo tenere dietro il pilota australiano regalando un podio alla Ferrari del tutto inaspettato. Purtroppo Sainz non è riuscito a recuperare sul pilota della McLaren, ma la sua quinta posizione è andata ben oltre le aspettative di inizio weekend.