GP Miami, Verstappen: “Obiettivo minimo per la gara? P2”

GP Miami Max Verstappen qualifiche

© Red Bull Content Pool

Sarà un GP di Miami in salita per Max Verstappen. Il pilota olandese della Red Bull in qualifica non è riuscito ad andare oltre la nona posizione in griglia di partenza

Un errore e la bandiera rossa esposta per l’uscita di Leclerc hanno irrimediabilmente compromesso la prestazione di Verstappen. L’attuale campione del mondo in carica, infatti, questa sera prenderà il via del GP di Miami dalla quinta fila della griglia di partenza.

Dopo essere riuscito a superare senza alcun problema e sempre in testa alla classifica dei tempi sia la Q1 sia la Q2, in occasione del suo primo tentativo in Q3 Verstappen ha dovuto abortire il giro per un errore.
Ma nessuno avrebbe immaginato che avrebbe dovuto accontentarsi della nona posizione a seguito di una bandiera rossa.

La pole position era all’altezza

Nonostante la sua evidente delusione, aggravata dal fatto che il suo compagno di squadra prenderà il via del GP di Miami dalla pole position, Verstappen guarda con ottimismo alla gara.

È un peccato scattare dalla nona posizione ma praticamente non abbiamo fatto un giro completo. Ed è avvenuto a causa di un mio errore. Ho accusato del sottosterzo e non sono riuscito a riportare la vettura in equilibrio così ho preferito abortire il mio giro – ha raccontato Verstappen – Credo che sia indubbio che abbiamo una monoposto veloce. Siamo stati i primi per tutto il fine settimana e sia nel Q1 che nel Q2 i tempi cronometrati erano alla portata della pole position. Ma i fatti dicono che non siamo riusciti nell’obiettivo e questo è abbastanza deludente dal mio punto di vista“.

Ha aggiunto: “Sono arrabbiato con me stesso, ma domani è un nuovo giorno e potranno succedere molte cose. Si può imparare anche dagli errori per fare in modo che non accadano nuovamente in futuro. Faremo meglio la prossima volta“.

Obiettivo minimo la P2

Nonostante Verstappen non abbia lesinato una serie di mea culpa, dal punto di vista dell’olandese, forse la Red Bull avrebbe potuto gestire diversamente la situazione: “Col senno di poi avremmo potuto uscire anche prima ma nulla toglie che io abbia commesso un errore. Corriamo su un circuito cittadino e questo tipo di cose può accadere“.

Non possiamo dimenticare che la bandiera rossa è arrivata nell’unica sessione in cui Max Verstappen non è riuscito a completare nemmeno un giro veloce.
So benissimo che il campionato non si vince domani. Già in altre occasioni sono partito più indietro rispetto al solito. Anche se nel corso di un intero mondiale un pilota accusa una battuta di arresto, non significa mica che poi per il resto del campionato prosegui su questa strada – ha sottolineato l’olandese – Anche se a ogni sessione uno vorrebbe non commettere mai errori, non si può essere sempre perfetti. In ogni caso il mio obiettivo per domani è arrivare almeno in seconda posizione“, ha concluso.