GP Italia, Sticchi Damiani: “Abbiamo di fronte una sfida”

GP Italia, Sticchi Damiani: "Abbiamo di fronte una sfida"

Credits: @ACI_Italia (Twitter)

La sopravvivenza del Gran Premio d’Italia è appesa ad un filo, a dirlo è Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI. “Pensiamo che non possa non esserci Monza, ma siamo arrivati al limite”.

In un evento dedicato alla presentazione del calendario 2023 dell’Autodromo Nazionale di Monza, il presidente dell’ACI ha lanciato un (nuovo) allarme sulla situazione intorno al Gran Premio d’Italia. Monza deve evolvere per stare al passo con la Formula 1, abbiamo di fronte una sfida che è quella di andare oltre il 2025″, le parole di Angelo Sticchi Damiani (riportate da FormulaPassion.it).

“Normalmente i contratti si discutono almeno due anni prima, ma per farlo dobbiamo avere le carte in regolare e dimostrare con i fatti lo sforzo che si sta facendo. La sfida è grande, perché si dice che in Europa ci siano troppi Gran Premi. Ci sono richieste dall’America, dall’Asia e ora anche dall’Africa – siamo accerchiati”.

Negli ultimi anni la popolarità della Formula 1 è cresciuta in modo impressionante, portando con sé guadagni sempre più astronomici. Tutti la vogliono e tutti la cercano. Il calendario si infittisce sempre di più, le richieste sono tantissime, e Liberty Media non è più disposta a fare concessioni. Lo ha messo ben in chiaro Stefano Domenicali. Non a caso si sente sempre più parlare di difficoltà intorno a quelle tappe storiche come Monaco, Spa o, per l’appunto, Monza.

GP Italia, Sticchi Damiani: "Abbiamo di fronte una sfida"
Gran Premio d’Italia 2022, Autodromo Nazionale di Monza (credits: Media Center Ferrari)

“Ci siamo mossi con grande impegno, sono stati investiti 44 milioni, una cifra enorme ed un impegno pesante. Nonostante sia stato straordinario, lo scorso anno abbiamo perso dei soldi. Pochi, ma ne abbiamo persi. L’autodromo ha un costo di gestione molto alto, indipendentemente dal Gran Premio”.

“NOI CI CREDIAMO, MA SIAMO IN DIFFICOLTÀ”

“Io credo che l’ACI abbia fatto uno sforzo pazzesco, ma il nostro bilancio comincia ad avere delle difficoltà. Abbiamo rinunciato al contributo ordinario regionale di 5 milioni euro l’anno, che sono stati rinvestiti in alcuni lavori. Abbiamo rinunciato al contributo sull’organizzazione, e questo pesa – anche perché quest’anno metteremo 5 milioni del nostro bilancio per l’organizzazione dell’evento di Formula 1. Lo facciamo perché ci crediamo, perché pensiamo che l’Italia non possa non avere il suo Gran Premio a Monza, ma siamo arrivati al limite”.

Sticchi Damiani rivendica così i meriti dell’ACI, ma ora serve un aiuto da parte delle istituzioni. “Abbiamo bisogno che qualcuno si renda conto di cosa sia accaduto e cosa stia per accadere. Da soli non ce la facciamo più. Attualmente l’Italia è il solo paese europeo a vantare la presenza di due Gran Premi in calendario, uno a Monza e l’altro ad Imola. Il ritorno della Formula 1 in Emilia Romagna era stato da tutti descritto come un gran successo. “Noi abbiamo fatto una sorta di miracolo nel raggiungere una accordo che preveda due gare fino al 2025. E ci vuole un grande ottimismo nel pensare che sarà così anche dopo questa data.