Gran Premio Gran Bretagna Pagelle di Formula 1 GP Inghilterra Formula 1 2014: le pagelle 8 Luglio 2014 Redazione © Williams Press Area Le pagelle del Gran Premio di Gran Bretagna, nono appuntamento di questo mondiale 2014 di Formula 1. Week end strano e particolare che ci ha fatto “saltare sul divano” diverse volte, fin dalle fasi del via: il tremendo botto di Kimi Raikkonen alla partenza ha lasciato tutti con il fiato sospeso; uno schianto da 47G di decelerazione. A ciò si contrappone lo spettacolo offertoci dalla premiata ditta Alonso-Vettel, due che, in questo appuntamento, non si sono risparmiati nulla. La vittoria, messa quasi in secondo piano, di Lewis Hamilton però riapre i giochi mondiali, con l’inglese profeta in patria che si riporta a soli 4 punti dal compagno di squadra. Lewis Hamilton: 9. L’inglese della Mercedes è profeta in patria, ma non è stato un week end rosa e fiori per lui. Tutti si aspettavano una pole da Lewis Hamilton: pole che, invece, non è arrivata. Anzi, il sesto posto in griglia è frutto di un grosso errore per la troppa foga. Come accaduto in Austria sembra che l’ex campione del mondo 2008 stia soffrendo nelle fasi più concitate, non riuscendo ad esprimere il massimo di se stesso. In gara, però, si riprende e dimostra tutte le sue qualità: grande partenza (prima del botto di Raikkonen) che gli permette di recuperare diverse posizioni, anche se non sufficienti per impensierire Nico Rosberg, tanto che il tedesco alla ripartenza dopo la SC prende quei 5s di vantaggio su Hamilton che sono rimasti tali fino al problema che ha messo KO la vettura dell’attuale leader del mondiale. C’è da dire, però, che Lewis stava mantenendo costante il distacco dal compagno di box, nonostante avesse deciso di puntare sulle hard, le quali sulla carta erano 1″ più lente delle medium, per arrivare fino in fondo. Una vittoria che, alla fine dei conti, lo riporta a soli 4 punti dal vertice nella classifica mondiale piloti. Vincere davanti al pubblico di casa guadagnando 25 punti sul tuo diretto rivale: cosa si può volere di più? “Un trofeo che sognavo da una vita che non fosse una cosa in plastica da 10 sterline”. Valtteri Bottas: 10. Il pilota migliore di questo pazzo week end: parte 14° (grazie alcune penalizzazioni di altri piloti in griglia) dopo essere stato eliminato in Q1 per un errore, al quanto evitabile, del team che non lo manda subito, come il compagno di squadra, con le gomme medium, più prestazionali in quel momento. Prima della bandiera rossa, il finlandese si rende protagonista di una grande partenza, guadagnando subito 5 posizioni: dopo la ripartenza, poi, risale dalla nona posizione fino a quel podio a suon di sorpassi. Il passo gara è inferiore solamente alle due Mercedes, imprendibili ieri: la cosa che sorprende è che all’attivo aveva una sola vera sessione sull’asciutto a differenza degli altri, eppure è riuscito ad esprimere ancora una volta tutte le sue qualità. Nessuno si aspettava una simile prestazione da Valtteri che sta convincendo piano piano tutti. Chissà cosa ne penseranno in Mercedes, visti gli ultimi rumors di mercato… Daniel Ricciardo: 8. La sua peggior qualifica dell’anno (8°), per via del mancato tentativo proprio sul finale, non aveva lasciato per nulla soddisfatto Daniel Ricciardo al sabato. L’australiano, però, si è riscattato in gara con una strategia ad una sola sosta, anche se molto rischiosa: probabilmente se ci fosse stato un giro in più avrebbe perso il meritato podio. Ancora una volta arriva davanti al compagno di squadra, non cosa da poco. Rafforza la sua terza posizione nella classifica del mondiale piloti: insomma, un buon week end, primo di grandi acuti ma solido. Jenson Button: 8. Sarebbe stato un bello vedere Jenson Button sul podio di questo Gran Premio di Gran Bretagna. L’iniziativa benefica portata avanti dal campione inglese “Pink for papa”, vestiti tutti di rosa per ricordare il padre tristemente venuto a mancare pochi mesi fa, aveva attirato moltissimi tifosi e sicuramente Jenson non poteva non esserne che felice. Una McLaren quasi da podio, una McLaren che non ti aspetti dopo le ultime prove opache. Una gara da protagonista grazie anche all’aria di casa che gli mette le ali: una grande prestazione in onore del papà. Sebastian Vettel: 7. Grandissima qualifica che mette a tacere le critiche degli ultimi Gran Premi: secondo, una prestazione che forse neanche Sebastian Vettel si aspettava. In gara fa una classica partenza alla Webber, perdendo molte posizioni. Si riscatta alla ripartenza ed imposta la strategia su due soste: sicuramente la mossa giusta e la più azzeccata se non fosse per il tempo perso dietro Alonso. Quasi sicuramente senza la lotta con lo spagnolo (entusiasmante e, anzi, li ringraziamo per lo spettacolo) sarebbe arrivato a podio. Gli si può rimproverare sui team radio, eccessivi veramente: sembra che gli manchi questo, la tranquillità in battaglia. Alla fine si prende una bella rivincita sullo spagnolo, tirandogli una staccata all’ultimo: forse, per lui, questo valeva più del podio. Chi non prova una grande soddisfazione nel battere l’acerrimo rivale? Quello che è mancato, come detto, è il podio: un vero peccato perché il passo c’era. Fernando Alonso: 7,5. Il voto è una somma delle qualifiche e della gara, ovviamente. Partendo dalla qualifica non si può non sottolineare come la squadra abbia sbagliato la tempistica dell’uscita ma, allo stesso tempo, che anche un errore piuttosto grossolano dello spagnolo (testacoda) non aiutato in una giornata storta. Altro errore, forse ancor più grave, è il suo posizionamento sulla griglia, punito con uno stop & go di 5s, per lui fortunatamente quasi nulla: come se non bastasse sbaglia anche la partenza, perdendo diverse posizioni. Alla ripartenza, però, sfodera un gran passo (anche grazie alle gomme medie, più prestazionali rispetto alle hard degli avversari) con una tattica identica a quella di Valtteri Bottas: recupera a suon di sorpasso fino alla quinta posizione, arrivando alle spalle di Jenson Button. Da li, però, la sua gara cambia: perde il passo, facendosi staccare dall’inglese della McLaren. La perla della gara non può non essere, però, il duello ruota a ruota con Sebastian Vettel: più di 10 giri al limite senza esclusione di colpi. Questo è quello che ci piace vedere! Come per il tedesco, però, evitabile la sfuriata nel team radio.. Il passo per andare a podio nella prima parte di gara c’era, un peccato non esserlo riuscito a concretizzarlo. Kevin Magnussen: 6,5. Sicuramente una delle ultimi migliori gare: ne aveva meno del compagno, vero, ma è riuscito ad avere un passo che gli permettesse di lottare con Alonso e Vettel. Nel finale cede ma la prestazione di ieri è comunque un buon incoraggiamento per il danese. Nico Hulkenberg/Daniil Kvyat/Jean Eric Vergne: 6. Tutti e tre ottengono un posto nella top ten con il russo della Toro Rosso che dimostra ancora una volta di essere molto competitivo. Per quanto riguarda il tedesco della Force India, invece, la vettura aveva già dimostrato nel venerdì di non avere il passo per competere con le altre vetture (nonostante un ottima qualifica): l’arrivo in top ten è comunque un risultato molto positivo. Sergio Perez: 5. Nelle scorse pagelle un lettore ci aveva fatto notare come Sergio Perez soffrisse le mescole più dure (rispetto alle più morbide del Canada e dell’Austria): complimenti per l’intuizione che si è dimostrata corretta, visto che Sergio non è stato al passo durante quest week end. Esteban Gutierrez: 5. Quando Esteban Gutierrez avrà speronato Pastor Maldonado avrà pensato “occhio per occhi, dente per dente”, ripercorrendo l’incidente del Bahrain, quando fu il venezuelano a far letteralmente cappottare il pilota della Sauber. I commissari, però, hanno giudicato negativamente l’episodio, dando A Gutierrez tre pozioni di penalità in griglia al prossimo Gran Premio. In ogni caso, week end disastroso in cui non è mai stato realmente competitivo. Marcus Ericcson: 4. Non passa la tagliola del 107% in qualifica, fa lo stesso errore due volte alla Becketts: conclude la sua gara con il fondo che tocca l’asfalto. Insomma un week end disastroso e i vertici Caterham hanno capito che il suo posto è tutt’altro che saldo per questa seconda metà di stagione. Nico Rosberg: 10. Valutiamo la gara fino al momento del ritiro: un grande week end. Pole mostruosa in cui da più di 1,5s al secondo (Vettel). Fino alla bandiera rossa mantiene la testa della corsa: la cosa sorprendente è come alla ripartenza abbia preso subito 3″ sulla concorrenza in uno solo giro, fino a quando, al 20° giro, iniziano i primi problemi al cambio: in un primo momento sembra che la situazione fosse stata risolta con una sorta di reset del sistema ma, successivamente, l’inconveniente si è fatto sentire sempre di più, fino al momento del ritiro. Rosberg ci prova in tutti i modi a far ripartire la vettura bloccata in quinta, ma deve desistere. Stava dominando il Gran Premio: sarebbe stato interessante vedere come il tedesco avrebbe risposto alla tattica ad una sola sosta di Hamilton. Non possiamo neanche definirlo vincitore morale, visti i pesantissimi 25 punti persi dal compagno di team. Felipe Massa: 10. Un 10 di incoraggiamento perché capitano sempre a lui. Nel week end del suo 200° Gran Premio gli va tutto storto: il botto nella prima sessione di libere al venerdì, l’eliminazione in Q1 al sabato e l’incidente in cui rimane sfortunatamente coinvolto la domenica. Ci prova in tutti i modi ad evitare la vettura di Kimi Raikkonen ma la sua gara finisce troppo presto. Sfortunato anche alla partenza, dove la sua vettura rimane quasi ferma. Kimi Raikkonen: s.v. Dopo la disastrosa qualifica al sabato, con l’errore del team nel mandarlo fuori troppo tardi con le medium (sfortuna anche nel beccare le bandiere gialle nel suo giro veloce), fa una grande partenza dove recupera dalla 18° all’11° posizione: poi il terribile botto. Va nella via di fuga e qualsiasi persona potrebbe pensare che il finlandese alzi il piede. Invece no. Il Ferrarista tiene il gas spalancato anche sull’erba! Chapeau! Sfortunatamente per lui becca un dosso al limite della pista e da quel momento la vettura e incontrollabile: sbatte prima sulla barriera al lato destro della pista, poi attraversa la carreggiata e finisce addosso al guard rail: per fortuna se la cava solamente con qualche piccola escoriazione per un incidente che poteva avere conseguenze nettamente peggiori. La cosa più bella, però, è il fatto che la prima cosa fatta da Kimi Raikkonen dopo l’impatto è stato chiedere al box delle condizioni di Felipe Massa, coinvolto anch’esso nell’incidente. Pubblico inglese: 10. Chapeau: 287mila persone in tre giorni sono numeri incredibili! Comportamento sempre corretto ed entusiasmo a mille sotto il podio. Tags: GP Gran Bretagna Continue Reading Previous GP Inghilterra Formula 1 2014: Hamilton vince la gara di casa con una strategia a due sosteNext GP Germania Formula 1 2014: le pagelle