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GP Giappone, pagelle: massimo dei voti per Verstappen

La pagelle del Gran Premio del Giappone, tra grandi conferme, qualche sorpesa e un secondo titolo Mondiale

Tra pesanti polemiche, controversie e ambiguità, a Suzuka Verstappen diventa Campione del Mondo per la seconda volta di fila . Qualsiasi altra performance del Gran Premio impallidisce di fronte a questa conquista

Dopo una bandiera rossa e un’interruzione lunga ben 2 ore a causa delle pessime condizioni meteorologiche, il Gran Premio si è disputato tenendo conto del minutaggio anziché del numero di giri. Sono bastati 45 minuti a Verstappen per assicurarsi di nuovo il Mondiale.

VERSTAPPEN – 10. Nonostante le polemiche e gli scetticismi, non c’è nulla da obiettare al suo talento. In Giappone Max ci regala una prova impeccabile, di nuovo. Partito dalla prima posizione, non ha quasi mai messo un dubbio la propria leadership e ha tagliato il traguardo per primo senza troppi sforzi. L’olandese è Campione del Mondo per la seconda volta, anche se ci sono voluti parecchi minuti -anche a lui- per capirlo. La confusione sull’assegnazione dei punti e una penalità arrivata a Leclerc solo al termine della gara, lo hanno privato dei dovuti festeggiamenti. Ma il Titolo è ufficialmente suo e Super Max entra di diritto nell’Olimpo dei grandi.

LECLERC – 7.5. Dopo una qualifica mozzafiato, che non lo ha visto in pole position per appena 0.01 secondi da Verstappen, Leclerc fa il suo compito anche in gara, ma non brilla particolarmente. A causa della sorprendente usura delle gomme, il suo Gran Premio è più di difesa che di attacco e l’obiettivo diventa ben presto tenere la seconda posizione piuttosto che conquistare la prima. Obiettivo comunque fallito, dato che il taglio della chicane gli costa una penalità che gli fa perdere in un colpo solo il secondo posto sia a Suzuka, sia nella classifica Piloti , entrambi a vantaggio do Perez. Con il Mondiale ormai perso, l’unica speranza rimane quella di non perdere ulteriori punti.

PEREZ – 7. Al confronto di un compagno di squadra inarrestabile, Perez si trova sempre più spesso a coprire il ruolo di “spalla”, di secondo pilota utile soltanto all’obiettivo del più talentuoso Verstappen. Anche lui fa il compitino e tiene impegnato Leclerc abbastanza per permettere la fuga dell’altra Red Bull verso la conquista del secondo titolo iridato. Scavalca Leclerc sia nella classfica del Gran Premio del Giappone, sia in quella del Campionato Piloti, ma è una ben magra conquista al confronto dell’incoronazione del compagno.

SAINZ – 4. Alla partenza, la terza posizione gli viene immediatamente soffiata da Perez, ma non c’è molto tempo per chiedersi se riuscirà a recuperarla. Al terzo giro Sainz perde il controllo della sua F1-75 e mette fine alla sua gara. A Suzuka le condizioni meteorologiche sono apparse terribili fin dall’inizio e in molti erano d’accordo sulla pericolosità di iniziare una gara in condizioni di visuale limitata e di impraticabilità della pista. Ciò non toglie che il ferrarista è stato l’unico in tutta la griglia a non riuscire a tenere la suo monoposto in rotta.

Le soprese nelle pagelle del GP del Giappone

OCON – 8. Quasi inosservato, fa quello che ci si aspettava da Leclerc. Giro dopo giro regge alla pressione del 7 volte Campione del Mondo, Lewis Hamilton, senza mai vacillare e senza perdere la concentrazione. Grazie all’uscita dai giochi di Sainz guadagna la quarta posizione e non la lascia più fino al traguardo. Così come in Ungheria, sembra che il francese riesca a tirare fuori il meglio di sé proprio quando le condizioni sono precarie ed estreme.
Grazie alla sua impresa Alpine supera di nuovo la McLaren nel Campionato Costruttori e riapre le danze per quella che sembra essere l’unica vera lotta rimasta da qui alla fine della stagione.

VETTEL – 8. Tra l’adorazione dei tifosi giapponesi che gli dedicano splendide coreografie e striscioni zeppi di dediche, Vettel guadagna di tutto diritto il titolo di Driver of the Day. Il tedesco inizia la gara finendo nella ghiaia subito dopo il via, ma viene salvato dalla bandiera rossa. Alla ripartenza Seb dimostra di essere ancora un grande Campione e ha prima di tutti l’intuizione di montare le intermedie. Una grande strategia, che gli assicura la sesta posizione e un’ultima Suzuka degna di essere ricordata.

LATIFI – 7. A grandissima sopresa, Latifi riesce a terminare la gara nonostante le condizioni difficili. Per una volta non è lui, ma il compagno di squadra Alexander Albon, a dover ritirare la Williams. Nicholas, invece, monta le gomme intermedie in contemporanea con Vettel e riesce a condurre la monoposto in nona posizione, la seconda della sua carriera e il miglior risultato della stagione .

Silvia Gentile

Sono Silvia, vengo da Torino e sono laureata in Discipline della Arti, della Musica e dello Spettacolo. L'amore per la Formula 1 è nato solo qualche anno fa, in maniera improvvisa e inaspettata, ma da allora uno dei miei desideri è quello di raccontarne le vicende e i protagonisti a chiunque abbia voglia di ascoltare.

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