GP del Giappone annullato, com’è la situazione budget cap?

Tombazis budget cap

Credits: Pirelli Press Area

La cancellazione dell’evento nipponico non ha fatto altro che dare benefici in ottica del budget cap delle squadre

Purtroppo, anche nella stagione 2021, Formula 1 ha dovuto ricorrere a diverse cancellazioni di Gran Premi. L’ultimo in ordine cronologico è stato proprio il GP del Giappone. Previsto per il weekend dell’8-10 ottobre, il Gran Premio del Sol Levante ha dovuto rimandare la sua presenza in calendario causa Covid-19. Una storia (tristemente) già sentita. Tuttavia, un lato positivo c’è: il budget cap.

Originariamente, tutti i team avrebbero dovuto lavorare per tutta la stagione, quindi 21 gare, con un budget cap di 145 milioni di dollari. Successivamente, il calendario è stato aggiornato a 23 gare. A questo punto, sono stati aggiunti 1.2 milioni di dollari in più per ciascuna delle due gare aggiuntive (quindi, 147.4 milioni in totale). Ora che le gare sono 22, causa GP del Giappone annullato, la somma di denaro rimarrà la stessa. Come mai? A causa del poco preavviso. 

COSA SIGNIFICA TUTTO CIO’

Ma spieghiamoci meglio. Ogni Gran Premio ha un “margine” di tempo entro il quale può essere cancellato. Infatti, una clausola dell’articolo 2.3 del regolamento tecnico di Formula 1 recita: “Se una competizione in un periodo di rendicontazione dell’intero anno viene annullata meno di tre mesi prima della data di inizio proposta di quella competizione (o, ove applicabile, qualsiasi data riprogrammata), tale Concorso si considera aver avuto luogo nel Periodo di rendicontazione dell’intero anno applicabile”.

Formula 1 ha annullato il GP del Giappone il giorno 18 agosto. Essendo previsto per il 10 ottobre, i conti sono presto fatti. La data di cancellazione è compresa nei tre mesi di margine. Quindi, la cifra di 1.2 milioni prevista per questo Gran Premio rimarrà nelle casse dei team, consentendo loro di risparmiare. 

Se per alcune squadre una cifra così può sembrare di poca importanza, per altri, come Ferrari o Red Bull potrebbe essere una vera manna dal cielo. Il risparmio sarebbe così garantito. E sarebbe garantito anche un determinato margine di lavoro, senza arrivare al limite dei costi.