GP Cina, riapre lo Shanghai International Circuit

Riviviamo la storia del Gp di Cina

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Lo Shanghai International Circuit, storica sede del GP della Cina, riapre i battenti. Secondo le voci la prima gara sarebbe già in programma a giugno

Buone notizie arrivano dalla Cina. Quasi due mesi dopo l‘annuncio ufficiale del rinvio del GP di Shanghai indiscrezioni rivelano la ripresa dei lavori allo Shanghai International Circuit. Quello programmato per il 19 aprile in Cina sarebbe dovuto essere inizialmente il quarto appuntamento della stagione 2020. L’epidemia di Coronavirus originatasi proprio nel paese asiatico ha spinto gli organizzatori dell’evento, la Juss Events, a rimandare l’evento nella seconda città cinese. Quello di Shanghai è stato il primo di una lunga serie di GP ad essere posticipato o annullato.

Nonostante le scuole, i luoghi di ritrovo e le principali attrazioni turistiche restino chiuse, il sito the-race.com ha riportato come ad inizio settimana sul circuito della provincia autonoma cinese è stato ospitato un evento aziendale Porsche a porte chiuse. Sempre secondo la testata online il circuito di Shanghai ospiterà una tappa del Campionato Cinese di GT come prima gara ufficiale il 26 giugno.

A SHANGHAI RIAPRONO I BATTENTI

Lo Shanghai International Circuit, progettato da Hermann Tilke e ultimato nel 2003, è da sempre la storica casa del GP della Cina. Dopo aver ospitato 16 edizioni consecutive e il 1000° GP della storia nel 2019 l’apparizione del circuito è stata messa in discussione dall’epidemia di Coronavirus che ha avuto origine a Wuhan, capoluogo della provincia di Hubei. La venue però potrebbe tornare in calendario stando ai responsabili del circuito.

Nonostante non sarebbe possibile disputare la gara nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio per via del clima troppo rigido, gli organizzatori del GP si sono detti a disposizione di Liberty Media per trovare una nuova data che soddisfi le richieste della Federazione. Ciò significa che potremmo rivedere il GP della Cina come uno dei 15-18 weekend che ottimisticamente potrebbero comporre il campionato 2020 di Formula 1.