GP Cina

Credits: Red Bull Press Area

Dopo aver deciso di posticipare la gara in Cina, prevista il 19 aprile, gli organizzatori sembrano aver trovato una possibile nuova data.

La notizia ufficiale è giunta qualche giorno fa. È stato lo staff, che ogni anno organizza il weekend del GP di Cina, a richiedere alla FIA e a Liberty Media la possibilità di posticipare l’evento a causa del Coronavirus. Una precauzione presa al fine di garantire la salute e la sicurezza non sono degli addetti ai lavori, ma anche degli appassionati.

Il Regno Unito ha affermato che la Formula 1, tra le quattro date proposte, sembra essere interessata a quella di novembre. Dunque, la gara di Shanghai dovrebbe essere recuperata tra gli appuntamenti del Brasile e Abu Dhabi, diventando di fatto il penultimo evento della stagione.
Per rendere questa opzione più praticabile, si pensa di accorciare il format dei tre GP coinvolti spostando le prove del venerdì, così che le squadre riescano a far fronte al jet-lag, nonostante percorreranno tanti chilometri in poco tempo.

“Ho sentito che la Formula 1 sta considerando il 22 novembre come possibile nuova data per il GP della Cina, con un formato compatto per rendere il viaggio più semplice. Si pensa di dedicare il sabato a due sessioni di prove libere, mentre la domenica alle qualifiche e alla gara. Così si rinuncerebbe solo alle prove libere 3. Questo potrebbe anche essere una sperimentazione per un format futuro”, ha confermato Fritz-Dieter Rencken, sul portale web di Race Fans.

GP CINA: ANCORA MOLTI DUBBI

Nonostante la Formula 1 stia cercando eventuali soluzioni per poter correre a Shanghai, ci sono ancora parecchi dubbi. Infatti, sarà necessario monitorare la diffusione del Coronavirus, che ad oggi segna oltre 1400 morti. Inoltre, sarà fondamentale anche il supporto di tutti i team per gestire un eventuale cambiamento di date e format.
“Ci sono ancora molti dubbi, tra cui la modifica della data, l’unanimità della squadre e la chiarezza sul virus. Non ci sono certezze. Per averle dovremo aspettare ancora”, ha sottolineato il belga.

GP VIETNAM: A RISCHIO?

Dopo il posticipo dell’appuntamento in Cina sembrerebbe essere a rischio anche il GP del Vietnam.
Infatti a Son Loi, a 40 chilometri dal circuito di Honoi, è scattata la quarantena che ha isolato circa 10.000 abitanti.
Se dovesse saltare anche l’evento in Vietnam, la Formula 1 potrebbe restare ferma dal 22 marzo al 3 maggio, riprendendo con il Gp d’Olanda. Tra le possibili soluzioni si è pensato di aggiungere una tappa europea e, in particolar modo, ad un ritorno di fiamma del GP della Germania, escluso dalla stagione 2019.

A smentire un possibile annullamento del GP del Vietnam è stato il direttore generale del Circus, Ross Brawn: Si dovrebbe tenere regolarmente. – ha spiegato – Non ci dovrebbero essere problemi per la gara in programma ad Honoi. La situazione è simile a quella del Regno Unito. Ci sono stati alcuni casi di contagio ma non ad un livello tale da preoccuparci”, ha così concluso.