GP Azerbaijan pagelle

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Nulla da fare. Il dominio Red Bull è inarrestabile. In Azerbaijan terra bruciata

Un Gran Premio anomalo quello dei Baku, se così lo vogliamo considerare, in cui una sola safety car ha momentaneamente arrestato le due Red Bull. Nonostante un’ottima partenza di Charles, Perez ha raggiunto subito il monegasco e con DRS aperto lo ha superato con una facilitò disarmante. Max non si è fatto attendere ed alla prima occasione ha ricordato a Leclerc che è lui il due volte campione, probabilmente anche l’imminente campione 2023 visto l’andamento. Eccovi le nostre pagelle del GP dell’Azerbaijan.

Top e Flop: le nostre pagelle del GP dell’Azerbaijan

Red Bull – 10
Impeccabili. Sia Sergio che Max hanno praticamente corso da soli con una monoposto che sembra essere uscita dal peggior incubo di Charles. Nemmeno il contatto con George Russell durante la Sprint ferma questo mostro che, con la pancia squartata, arriva comunque terzo. Un ottimo Verstappen riesce poi a concludere dietro Sergio nel GP portando a casa la solita vagonata di punti e lasciando a Checo la gloria della prima posizione. Posizione in verità combattuta, confermata dallo stesso Horner che in boss cam ha affermato di aver lasciato ai suoi piloti piena autonomia nella competizione senza nessun ordine di scuderia. Max ha lottato e inseguito Checo ma, a differenza di quanto affermò Mazepin nei confronti del compagno anni fa, qui le macchine sono indubbiamente uguali e irraggiungibili anche tra di loro.

Ferrari – 8 per l’impegno
L’idea di cambiamento c’è. L’esecuzione…”eh”. Vasseur è perfettamente conscio della situazione e nonostante i fantomatici miglioramenti promessi, la Ferrari ha sì fatto passi avanti ma non ha comunque colmato l’abisso. Charles non ha avuto la minima possibilità di difendersi dalle Red Bull con DRS. Bravi comunque i due piloti del Cavallino, che hanno portato a casa il primo podio stagionale con Leclerc che ha terminato la gara in terza posizione; da segnalare solo una piccola sbavatura di Sainz durante le qualifiche.

Scintille sopite

Mercedes – 7.5
George Russell ha deciso di ripagare Max con la sua stessa medicina, sfoderando durante la Sprint un atteggiamento aggressivo visto proprio con Verstappen (e non solo una volta). Culminato in un acceso litigio post gara, George ha comunque deciso di rincarare la dose rubando alle Red Bull il giro veloce nell’ultimo giro di gara proprio quando i due al comando avevano già superato la bandiera a scacchi. Buona prestazione per Lewis, onnipresente nella parte alta della griglia, ma manca ancora qualcosa per tornare al comando dato che la macchina non lo aiuta di certo.

Aston Martin – 9.5
Se le Red Bull sono indistruttibili queste monoposto non sono da meno. Lawrence Stroll ha probabilmente usato dell’adamantio nella costruzione di questi dardi verdi. Un contatto con il muro a curva 6 non ferma Stroll che nonostante pezzi che volano continua tranquillamente la sua gara come se nulla fosse, supportato dal compagno Alonso che si permette anche di dargli dei consigli nel bel mezzo della gara, risultati però in Lance che perde il posteriore e per poco non va in testacoda, facendosi superare dalla Mercedes di Lewis. Alonso dal canto suo termina in quarta posizione; con qualche giro in più forse avrebbe preso anche Sainz.

McLaren, Alfa Romeo, Haas e Williams – ah stavate correndo anche voi?
Gara totalmente anonima. McLaren si permette di sprecare la Sprint di Lando per ottenere dati con gomme diverse in vista del GP, forse non sanno che esistono le prove libere per questo; Zhou che si ritira (probabilmente per lo sconforto nel guidare una vettura che di Formula 1 ha ben poco) e una Haas che non c’è, già surclassata da tutti un’altra volta.

De Vries una pagella a parte

AlphaTauri – 7 solo per Tsunoda
Tsunoda riesce a prendersi il punticino della decima posizione mentre il compagno…incommentabile. Un errore da lobby pubblica del videogioco ufficiale. Per l’ennesima volta, in appena quattro gare, Nick de Vries va a muro. Da solo; praticamente in una zona in cui era l’unico in pista e in una delle curve più semplici. A quanto pare l’errore in Q1 lo ha lasciato segnato.

Alpine – strike / 10

Gasly e Ocon hanno corso la gara nelle retrovie senza particolari gesta, per cui nulla da dire ai piloti. Negli ultimi giri però il muretto si ricorda che Ocon deve ancora effettuare la sosta obbligatoria ma mentre il francese procede ad entrare in pit lane ecco che una scia di birilli gli si para davanti. A quanto pare, i giornalisti e fotografi, ormai sicuri che nessuno sarebbe tornato ai box, erano già pronti per i primi tre piloti del podio e devono scansarsi all’ultimo, stile spettatori sugli spalti durante un rally, prima che il francese li travolga. Un bello 0 come ormai è abituata la FIA che ancora una volta mette a nudo le falle dell’organizzazione e gestione del suo stesso gioco.

In generale un GP dell’Azerbaijan da dimenticare per tutti, senza nessuna sorpresa se non la presa di coscienza dell’impossibilitò di recuperare il gap con “le alate”: vi ritrovate nelle nostre pagelle?