Formula 1, la Renault vuole dimezzare lo svantaggio dalla Mercedes

Ormai non è più un mistero. La Renault è tornata in Formula 1 in qualità di costruttore a 360° tornando in possesso del quartier generale di Enstone, fino a pochi mesi fa base della Lotus, acquisita dall’azienda francese. L’obiettivo dei transalpini non è solamente quello di riprendersi dalle ultime stagioni fallimentari vissute con la Red Bull, ma con ogni certezza tornare ai massimi livelli dell’automobilismo mondiale. Anche se la vettura scenderà in pista a Barcellona il prossimo 22 febbraio, nella factory si sta lavorando a regimi davvero serrati.

Il primo obiettivo per pensare, in un secondo tempo, più in grande è riuscire a dimezzare lo svantaggio di potenza tra il motore Renault e quello più performante della Mercedes come ha confidato il numero Direttore Tecnico, Rémi Taffin. A Viry-Chatillon si sta lavorando duramente per fornire sia alla prima squadra, sia al team cliente, la Red Bull, una power unit competitiva che possa non solamente evolvere durante la stagione ma che a fine anno, grazie al tanto decantato cambio dei regolamenti, possa permettere a entrambe le scuderie di presentarsi sulla griglia di partenza del Mondiale 2017 da protagoniste assolute.

Per la Renault il 2016 rappresenta un anno di transizione. Le principali critiche che sono state mosse al motore francese la scorsa stagione riguardano la mancanza di potenza della power unit. E a Viry-Chatillon hanno capito dove mettere le mani per fare in modo di diminuire il gap dalle dirette concorrenti: «Ora, il nostro obiettivo è dimezzare lo svantaggio di potenza dalla Mercedes – ha commentato il neo-Direttore Tecnico – Sono solito dire sempre la metà perché non si può mai essere certi di quanto migliori l’altro durante in inverno. Se nell’ultima stagione abbiamo accusato uno svantaggio di 1 secondo, possiamo recuperare 3 o 4 decimi. Abbiamo continuato a sviluppare quello che abbiamo utilizzato al termine dell’anno scorso. Sarà diverso, in particolare il motore a combustione interna e il turbo mentre il sistema di recupero di energia è sotto controllo, non è la sezione che necessita del maggior lavoro possibile».

Secondo quanto ha tenuto a sottolineare il Direttore Tecnico della Renault, per non cominciare nuovamente da zero nel 2017 è fondamentale portare in pista un motore affidabile in modo che in fabbrica possano concentrarsi sul telaio: «Abbiamo bisogno di fare chilometri, è quello di cui necessitiamo per portare avanti lo sviluppo. I nostri occhi sono puntati sul 2017, saremo pronti», ha concluso.