Formula 1, Jenson Button crede fermamente in McLaren-Honda
Tempo al tempo. Tutto inutile: i piloti di Formula 1 vogliono tutto e subito, così come i tifosi. Il cuore duole nel caso della McLaren-Honda, che lotta nelle retrovie guidata oltre le sue possibilità da due grandi campioni del mondo. L’umore a terra è dettato soprattutto dal deludente bilancio dei risultati dopo Spa e Monza, circuiti ostici alla MP4/30. E proprio in Italia, Yasuhisa Arai è stato bombardato di domande circa gli insuccessi ottenuti. I segnali veramente positivi a occhio sembrano così lontani, ma la motivazione si diffonde velocemente in entrambe le sedi. Del resto Fernando Alonso ha sempre manifestato l’obiettivo di vincere con questa squadra, così come Jenson Button. L’insoddisfazione e lo scoraggiamento a causa dei lenti progressi compiuti hanno invece infettato i tifosi. L’alfiere inglese della McLaren ha quindi deciso di rispondere a tutti loro, mostrando un’inscalfibile fiducia nel team e smentendo ogni segno di cedimento.
Mentalità inglese e approccio giapponese a confronto. Non è facile, ma Jenson Button dichiara che se avesse perso la fiducia in Honda non sarebbe stato lì in quel momento a parlarne. «Se non approviamo qualcosa- rivela– parliamo direttamente con Arai-san e gli ingegneri in Honda. E se non ci piace qualcosa della macchina, ne parliamo con Eric e gli ingegneri aerodinamici. Ma abbiamo lavorato tutti duramente quest’anno. Siamo il pinnacolo del motorsport e siamo sotto i riflettori. Sento che abbiamo preso parte a dei meeting efficaci in cui abbiamo compreso ciò che abbiamo fatto. Vogliamo che le cose accadano subito, ma non succede mai in uno sport così competitivo. Si vuole sempre che le cose cambino più velocemente, ma i motori sono così complessi e noi siamo molto limitati nelle aree da modificare. Pertanto fare la differenza nel corso di una stagione è difficile».
Il regolamento sta imprigionando gli ulteriori progressi della Honda, che dovrà attendere l’inverno per rimediare. Se pensiamo, però, all’inverno scorso ci accorgiamo del lavoro svolto. «Se guardiamo indietro – dice Jenson– all’inizio della stagione, noi lottavamo per uscire dal garage. Abbiamo fatto tanta di quella strada, ma un pilota vuole sempre di più». Button non dà scadenze, ma garantisce la presenza di molto potenziale e parla di vittorie: «Prevedo che miglioreremo, ma nessuno di noi sa quanto velocemente. Ognuno a Woking e Sakura sta lavorando giorno e notte. Ma ancora non si sa quando le cose cambieranno ed inizieremo a vincere».