Formula 1: il GP di Silverstone a rischio per le nuove restrizioni

Formula 1-Silverstone GP

Credits: Mercedes Press Area

L’organizzazione del GP di Silverstone ha subito una battuta d’arresto.

L’emergenza Coronavirus ha incoraggiato il governo britannico a programmare delle nuove misure di sicurezza a partire dal primo giorno di giugno. In particolare, hanno da poco annunciato l’obbligo di un periodo di quarantena per chiunque entri nel Paese dopo un soggiorno all’estero. In un primo momento si pensava di includere gli sport tra le categorie da esentare, ma alcune fonti hanno riportato a Motorsport.com che anche la Formula 1 dovrà sottostare alle misure di restrizione che entreranno in vigore a breve.

Infatti, The Sun ha riferito che lunedì sera, Oliver Dowden, segretario della cultura e dello sport, ha accettato di comprendere delle esenzioni, ma che questa possibilità è stata poi annullata dai ministri del dipartimento della sanità. Ciò rischia dunque di complicare l’organizzazione del nuovo calendario per la stagione 2020 di Formula 1.

HOCKENHEIM PRONTO A TORNARE IN FORMULA 1

Se la mancanza di esenzioni fosse confermata, i due GP di Silverstone, prefissati da Liberty Media, potrebbero essere cancellati. Qualsiasi team avente sede nel Regno Unito, dopo il suo ritorno dovrebbe restare bloccato per 14 giorni in quarantena; ciò impedendirebbe al Circus di correre un altro GP la settimana successiva. L’unica opzione sarebbe dunque quella di tenere il personale di Formula 1 lontano da casa per il periodo in cui saranno in atto le restrizioni, chiedendo un grande sacrificio agli addetti ai lavori e alle loro famiglie.

Al momento, Liberty Media prevede comunque di organizzare una o due gare in Europa immediatamente dopo l’Austria. Così, il personale britannico resterebbe fuori dal Regno Unito per un mese, prima di tornare e mettersi in quarantena. Nel caso in cui fosse impossibile organizzare delle gare a Silverstone, Hockenheim è già pronto a sostituire il GP d’Inghilterra.

PRINGLE: “BISOGNA TROVARE SOLUZIONI EFFICACI”

Il direttore del circuito di Silverstone, Stuart Pringle ha riconosciuto che le restrizioni di viaggio restano una delle maggiori sfide che lo sport dovrà affrontare.

A SkyF1 ha così spiegato: “Si tratta delle squadre straniere che arrivano nel Regno Unito, ma anche delle squadre britanniche che fanno avanti e indietro dalle loro basi. Per il 70% delle squadre sarà molto più semplice partecipare a questa gara (Silverstone) rispetto alle altre, ma c’è ancora un 30% delle squadre che non ha sede nella “Motorsport Valley” in Northamptonshire. Per questo devono esserci soluzioni solide pronte a soddisfare non solo i requisiti di questo Paese, ma anche quelli degli altri paesi che ospitano il campionato”.

“Deve esserci una soluzione olistica che funzioni per tutti. So che ciò implica un’enorme quantità di lavoro, ma so che c’è il desiderio da parte di tutti di trovare una soluzione funzionale. C’è ancora un po’ di tempo e le speranze che si trovino delle soluzioni sono molte alte, ha concluso.