Formula 1 | Il GP di Sepang è già al suo canto del cigno?
Il circuito di Sepang è sempre stato un punto di riferimento per la Formula 1 fin dalla sua introduzione in calendario nel 1999: inaugurato l’anno precedente, le sue ampie tribune ed i suoi servizi al pubblico (tra cui le sale stampa) di prima qualità lo hanno reso uno dei tracciati più gettonati del circus iridato.
Purtroppo le vendite dei biglietti sono andate calando di anno in anno ed a nulla è servito spostare il relativo gran premio dal classico appuntamento primaverile di marzo-aprile a quello autunnale di ottobre.
Secondo le stime dell’amministratore delegato della pista malese, Datuk Ahmad Razlan Ahmad Razali, il round 2016 ha totalizzato solamente il 60% delle vendite sul totale, al contrario del “tutto esaurito” previsto per il weekend della MotoGP di questo fine settimana.
“Il più basso risultato di sempre” ha ammesso Razlan, confermando che il circuito ha un contratto di hosting per la Formula 1 fino al 2018.
Tuttavia nei prossimi sette giorni si terrà un incontro tra gli azionisti malesi ed il Ministro delle Finanze per decidere sul futuro dell’impianto.
“Forse è il momento giusto per la Malesia di prendersi una pausa – afferma il CEO di Sepang – Sono convinto che la F1 non sia più divertente come un tempo: c’è solo un team in grado di giocarsi la vittoria!”.
Allo stesso modo Khairy Jamaluddin, Ministro della gioventù e dello sport, ha proposto di interrompere la collaborazione con il circus iridato ed, al contrario, di concentrarsi sul Motomondiale , a detta sua molto più affidabile in termini di ritorni economici e di immagine.
“I costi sono troppo elevati mentre le entrate sono limitate all’osso – ha affermato il politico malese su Twitter – Quando abbiamo ospitato per la prima volta la Formula 1 è stato un vero affare: era il primo GP in Asia al di fuori del Giappone, mentre adesso ci sono tanti altri avversari e non è più una novità”.
“È meglio se continuiamo con la MotoGP: i costi e le tasse per ospitarla sono più bassi, c’è sempre il tutto-esaurito ed abbiamo alcuni nostri piloti nelle classi minori della Moto2 e della Moto3 in grado di aumentare lo share e lo spettacolo”.