Formula 1 | GP Malesia 2016, Toto Wolff: “La penalità a Rosberg? Senza senso”
Al 38esimo passaggio, in rimonta dalle retrovie, Nico Rosberg si è infilato nello spiraglio lasciato libero da Kimi Raikkonen, prendendosi di forza la quarta posizione. Una manovra dura, ma spettacolare. Peccato che poco dopo la Direzione Gara abbia deciso di affibbiare al pilota tedesco una penalità di 10 secondi, che rischiava di costargli il podio. Una decisione severa quella dei commissari, che non è andata giù a Toto Wolff, team principal Mercedes.
“Non capisco – sono le sue parole –, c’è qualcosa che non mi torna. Nico stava rimontando brillantemente, ha trovato l’occasione per passare e l’ha sfruttata. I 10 secondi di penalità sono una cosa senza senso. Diciamo sempre che vogliamo gare più spettacolari, sorpassi mozzafiato, e poi puniamo con 10 secondi chi prova un sorpasso solo un po’ più aggressivo… Comunque non è questo l’episodio principale, visto che la penalità non ha interferito sulla posizione finale di Nico. Piuttosto voglio concentrarmi su quanto accaduto con Lewis; la penalità data a Rosberg è un problema marginale dopo tutto quello che è accaduto oggi”.
Non proprio dello stesso tenore l’opinione di Kimi Raikkonen, che ha subito l’attacco di Rosberg riportando qualche danno alla sua SF16-H. “Mi aspettavo un attacco da Rosberg – commenta Kimi – perché l’avevo visto fare una traiettoria molto singolare alla curva 1 e potevo immaginare che avrebbe provato qualche manovra nella curva successiva. Poi l’ho visto arrivare come un razzo alla mia sinistra e mi sono spostato. Non avessi reagito credo che avremmo finito tutti e due la gara in quel momento“.
Raikkonen ha raccontato di avere faticato, dopo il contatto: “Avevo il fondo della vettura danneggiato e qualche piccolo danno all’estremità dell’ala anteriore. Non potevo più spingere esattamente come prima, perché in una vettura di Formula 1 anche il più piccolo elemento fa la differenza. Ogni aletta ha una funzione specifica, non è lì per caso… Rosberg poi è stato penalizzato, ma anche con la sua penalità il risultato non è cambiato. Anche se ci ho provato fino all’ultimo, a stargli più vicino”.