Lewis Hamilton Pole GP Australia 2019

© Mercedes Press Area

Lewis Hamilton è molto soddisfatto della sua sesta pole consecutiva ottenuta sul circuito dell’Albert Park. Il britannico dice che, nonostante la distanza dalla Ferrari, la lotta è più serrata di quanto sembri e ringrazia la sua squadra per il duro lavoro in fabbrica. E’ una relazione di odio-amore tra Lewis Hamilton e l’Australia, infatti non vince lì dal 2015. Quest’anno spera di ottenere finalmente una vittoria, anche se sa che non sarà facile. “Sto ancora tremando, voglio ringraziare tutti coloro che sono venuti qui e ci hanno regalato questa bella atmosfera, è stata davvero una bella giornata”, ha così affermato Lewis Hamilton dopo le qualifiche per il Gran Premio d’Australia.

I test pre-stagionali sono stati un mistero per tutti. In pochi hanno predetto la debacle della Mercedes e hanno piazzato la Ferrari come favorita per il Gran Premio inaugurale. Lewis Hamilton stesso non sapeva per quali posizioni avrebbero combattuto, e per questo ha applaudito il lavoro della sua squadra che, ha fatto sì che questa potesse essere una giornata brillante. “Dopo i test non sapevamo dove saremmo stati, ci aspettavamo di essere vicini a dove siamo ma non ne avevamo la certezza, perciò abbiamo lavorato sodo, soprattutto le persone in fabbrica e tutto ha funzionato perfettamente, anche Valtteri ha fatto un lavoro eccezionale” ha così proseguito il Campione del Mondo in carica.

Per quanto riguarda il cambio di regolamento del 2019, Lewis Hamilton applaude la sua introduzione, in quanto le differenze tra le squadre sembrano essere state ridotte, perciò ha dichiarato: “È bello vedere che ci sono molte squadre nello stesso secondo, la modifica del regolamento potrebbe avere quindi un effetto positivo. Infine, il pilota britannico ha speso belle parole per la sua famiglia, che è in Australia, e in particolare per suo padre, che considera il fulcro di tutti i suoi successi, perciò ha concluso affermando: “La mia famiglia è qui, non potrei fare quello che faccio senza mio padre, come non avrei potuto fare tutto questo senza la mia squadra”.