Formula 1 | Ferrari dalla doppia faccia: in affanno in circuito, in crescita nelle vendite
L’attuale stagione della Ferrari non può essere considerata del tutto positiva visti i risultati altalenanti dei due top driver Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen.
Al contrario, nei grandi mercati delle vendite le Rosse del Cavallino Rampante continuano a far faville senza sosta: alla faccia della crisi!
“Non ci sono brutte notizie da segnalare” commenta un Sergio Marchionne con il sorriso sulle labbra per via di cifre e percentuali che porta con sé Maranello in questo 2016 ormai al termine: l’utile netto è in progresso del 23% a quota 288 milioni di Euro mentre il giro d’affari è in rialzo dell’8% e tocca il tetto dei 2,27 miliardi.
Le consegne, inoltre, sono favorevoli in tutto il Mondo: sono aumentate del 14% in Europa, Medio Oriente ed Africa, dell’1% nelle Americhe e del 19% in Cina.
Qualche dato traballante, comunque, c’è: l’indebitamento industriale netto scende dai 797 milioni di fine dicembre 2015 a 585 milioni, mentre le vendite nelle zone restanti di Asia e Pacifico sono calate del 3% ma solo per ritardi logistici causati da uno dei vettori dell’azienda modenese.
Nonostante tutto, la Borsa ha premiato le quotazioni Ferrari con un incoraggiante +6,7% che fa ben sperare gli azionisti per un dividendo, a detta di Marchionne, “più alto del 2015 ed anche del 2014”.
Da un giro d’affari di questo tipo la speranza è quella di un’ulteriore espansione del margine operativo lordo, quell’EBITDA che quest’anno è stato valutato in 619 milioni (+10% rispetto al passato) e che l’italo-canadese ha intenzione di portare a quota un miliardo “nel più breve tempo possibile”.
Ma il Presidente, nonché Amministratore Delegato, di Maranello vuole puntare ancora più in alto: “Vogliamo che con le nostre Rosse si registri un numero di consegne oltre il livello di 10mila unità nel quinquennio 2020-2025: un traguardo da raggiungere grazie anche all’entrata in listino di due nuovi modelli nei prossimi tre-quattro anni”.
“Sempre senza impattare sull’esclusività dei nostri prodotti, per cui niente crossover: dovete prima spararmi!”.