Formula 1 | Lewis Hamilton sull’addio di Ross Brawn: “Che tristezza vederlo andare via”

Credits: Mercedes Press Area

Lewis Hamilton, pilota della Mercedes dal 2013, in procinto di arrivare in Brasile, dove nel fine settimana si correrà il penultimo gran premio del Campionato del Mondo 2016, ha voluto esprimere un suo pensiero su Ross Brawn, l’ex team principal della Scuderia di Brackley.

Nelle ultime settimane, il nome dell’ingegnere britannico, che ha avuto una carriera incredibile in Formula 1, lavorando, collaborando, contribuendo ai successi con Benetton, Ferrari, Brawn Gp (di cui era proprietario) ed infine Mercedes, è tornato farsi sentire prepotentemente nel Circus. Sicuramente grazie al libro sulle sue memorie e alle voci che lo vogliono di ritorno nel Circus come dirigente, forse in sostituzione di Bernie Ecclestone.

Ross Brawn, uscì di scena dalla Formula 1 al termine della stagione 2013, ovvero la prima da pilota della Mercedes AMG Petronas di Lewis Hamilton. Lo stesso ingegnere britannico, rivelò nel suo libro scritto insieme ad Adam Parr (ex Ceo Williams), che il suo addio alla Formula 1 avvenne per diversi contrasti sorti con la nuova dirigenza, formata da Toto Wolff e Niki Lauda.

Al termine della stagione 2016, saranno passati tre anni dall’uscita di scena di Ross Brawn, e per la prima volta Lewis Hamilton, ha voluto parlare sulla figura dell’ex ingegnere britannico: Ero triste nel vederlo andare via, perchè quando mi unii alla squadra era parte del processo decisionale, ma invece poco dopo ci lasciò. Tutto ciò sicuramente non è stato bello. Penso che quanto è riuscito a costruire negli anni ci abbia consentito ad arrivare ai successi di cui stiamo godendo oggi, in quanto ha contribuito a realizzare le fondamenta della struttura e io gli sono riconoscente per questo”.

Infine, Lewis Hamilton apre il suo ‘libro dei ricordi’, legato al suo periodo vissuto con Ross Brawn: Mi è davvero piaciuto lavorare con lui. Sono cresciuto guardando la Formula 1 con Ross alla Ferrari. Poi, un’altra cosa che dovete sapere, è che lui un giorno venne a trovarmi a casa di mia madre e abbiamo bevuto insieme una tazza di tè in cucina. In quell’occasione mi disse di quanto sarebbe stato felice se avessi potuto guidare per loro. Mi sono sentito onorato del fatto che sia venuto a cercarmi. Lavorare con lui è stato fantastico perché ha creato un’atmosfera davvero molto buona, molto accessibile per tutti, e penso che ognuno di noi fosse veramente rilassato in sua presenza”.